Pattinaggio artistico a rotelle: Caputo argento nella gara junior femminile ai Mondiali. Bronzo per Ricci
Arrivano altre due medaglie per l’Italia ai Campionati Mondiali 2024 di pattinaggio artistico a rotelle, rassegna in fase di svolgimento in questi giorni alla Fiera di Rimini nell’ambito dei World Skate Games, la maxi competizione che racchiude in unico luogo, quest’anno l’Italia, tutti gli eventi iridati delle discipline affiliate alla Federazione internazionale. Matilde Caputo ha infatti conquistato uno splendido argento, lasciandosi davanti soltanto la solita Madalena Costa, anche in questa occasione semplicemente ingiocabile. Ottimo bronzo poi per Daniele Ricci che, in rimonta ,ha portato a sei il conto dei metalli tricolore.
Convincente la performance dell’atleta seguita dal team guidato da Luca Lucaroni, brava a confermare la seconda piazza già ottenuta nello short con un libero efficace dal punto di vista tecnico; l’azzurra ha infatti rotto il ghiaccio ruotando la combinazione triplo toeloop/thoren/triplo salchow, passando poi in rassegna il doppio axel agganciato al doppio toeloop.
Dopo la prima più che proficua trottola, caratterizzata da quattro cambi di posizione, la detentrice del titolo nazionale ha eseguito la sequenza di passi (livello 2) e un’altra combo acchiappa-punti, ovvero doppio axel/thoren/triplo salchow. Una caduta nel triplo toeloop singolo e un triplo loop con rotazione corta sono risultate le uniche due sbavature di un free terminato con la seconda trottola che ha consentito a Caputo di guadagnare 119.99 (80.80, 40.19) per 191.14, score di alta caratura.
Di un altro pianeta, ma non è una novità, la lusitana Madalena Costa, oggi artefice di una prestazione tecnicamente mostruosa in cui ha presentato tutti i salti tripli, sospinti da una qualità di esecuzione positiva. Clamorosa in tal senso la catena triplo flip/triplo toeloop, così come il doppio axel e triplo lutz/triplo toeloop, difficoltà intervallate da una prima trottola con quattro cambi premiata con un QOE stellare.
Concedendosi il lusso di staccare in zona bonus non solo il triplo loop, ma anche triplo flip/triplo toeloop letteralmente a cinque secondi dalla fine del programma, la portoghese ha raggiunto così 154.44 (113.75, 40.69) per 247.42, ennesimo record di una pattinatrice da cui, è doveroso dirlo, è lecito malgrado l’età ancora giovane aspettarsi qualcosa in più (per non dire molto di più) sotto il profilo stilistico e artistico. Ma c’è tempo per compensare le due parti.
Notevole poi la spagnola Paula Roman Martì, medaglia di bronzo grazie ad una performance pulita in cui ha realizzato due tripli salchow e due doppi axel, toccando anche lei quota 40 nelle components e ricevendo una valutazione complessiva di 104.13 (64.11, 40.02) per 173.14 L’Italia può essere orgogliosa di una deliziosa Martina Stefani, quarta classificata con 86.36 (52.85, 34.51) per 150.81 dimostrando di saper reagire ad un inizio leggermente contratto, viziato da una defaillance nel doppio loop proposto in catena con il doppio axel e nel primo triplo salchow.
Per Daniele Ricci invece l’obiettivo era solo uno: sbagliare il meno possibile, tenere botta e mettere pressione ai diretti avversari. Missione compiuta. L’azzurro ha portato a casa una prova di grande valenza, contraddistinta dall’esecuzione di sette salti tripli e un doppio axel con cui, seppur in alcuni casi con leggere imperfezioni, è riuscito a toccare l’importante cifra di 115.40 (76.70, 38.70) per 182.10. Un totale che non ha saputo fronteggiare l’argentino Juan Segundo Rodriguez, sul gradino più basso del podio dopo lo short ma crollato poi al quarto posto dopo un libero in cui non sono mancati molteplici errori, tanto da agguantare 96.02 (61.02, 36.00) per 167.29.
Buon piazzamento in top 10 poi per Josè Enrico Inglese, pattinatore che ha conservato l’ottava piazza dello short sfoggiando il settimo libero valutato 86.13 (55.07, 32.06) per 135.25. Ma per lui il ritorno in pista è imminente, considerata la sua partecipazione in qualità di favorito in coppia con Angelica Polli.
Nota di merito infine per Guillermo Gomez Correas: la furia rossa ha vinto per dispersione la gara sfoggiando un pattinaggio completo, ben impreziosito da una grande proprietà dell’attrezzo, dalla profondità di fili e dalla capacità di sembrare a tratti uno specialista di solo dance. Nonostante un problema con l’axel, oggi eseguito con qualche patema o addirittura non entrato, lo spagnolo ha rubato l’occhio in più di un’occasione, prima sciorinando la combinazione triplo loop/ritt/triplo loop, poi mandando in visibilio il pubblico con la chirurgica triplo salchow/triplo toeloop. Facendo schizzare in alto i numeri nel QOE delle trottole e soprattutto nel secondo punteggio (valutazioni dal 7.50 all’8.50 per lui nelle quattro voci), l’iberico ha strappato 155.47 (99.80, 55.67) per 257.76 regolando il connazionale Unai Cereijo Garcia, altro autore di un libero particolarmente incentrato sulla tecnica premiato 144.94 (100.86, 44.08) per 229.23.
Domani, venerdì 13 settembre, si disputerà lo short program senior individuale maschile e il libero senior femminile.