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Ecco come si trasformerà il Porto Vecchio di Trieste: il Comune illustra il progetto nei dettagli 

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Entro dieci anni i magazzini di Porto Vecchio-Porto Vivo ospiteranno – secondo i progetti – 63mila metri quadri di residenze, alberghi da 200 camere, uno studentato da 60 posti e 1.400 parcheggi, mentre la costa sarà trasformata in una marina da 500 posti barca e una spiaggia da 5 mila metri quadri, spa, centri benesseri e locali.

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Il sindaco Roberto Dipiazza e l’assessore Everest Bertoli hanno illustrato, oggi, giovedì 12 settembre in Salotto Azzurro, alcuni dettagli del project financing proposto dalla bergamasca Costim con Elmet Srl e Impresa Percassi Spa per la rigenerazione dell’antico scalo, tratteggiando i contorni di una partita che detterà i principali assi economici e urbanistici della città per i prossimi decenni.

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La proposta

La società di real estate developer bergamasca ha già investito 2,2 milioni di euro in fase di progettazione, formulando un piano che si sviluppa su due assi paralleli (pubblico e privato) e prevede la riqualificazione completa di moli, costa e fabbricati sdemanializzati del Porto Vecchio. La tempistica di esecuzione è stimata in nove anni e mezzo, procedendo per piccoli lotti autonomi.

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Hangar e Magazzini

Il primo riguarda l’alienazione di 19 tra hangar e magazzini, che la controllata Polifin punta ad acquistare su una base d’asta pari a 45 milioni 971 mila euro, salvo rialzi in fase di gara. I proventi verranno suddivisi tra Autorità portuale (85%) e Comune (15%). I fabbricati verranno quindi ristrutturati, ampliati o demoliti e ricostruiti attraverso lavori stimati per 458 milioni 122 mila euro, quindi venduti o affittati con destinazioni private «complementari e in parte funzionali alla sostenibilità – finanziaria – della parte pubblica».

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In accordo con le linee guida impresse dal Comune e dal Consorzio Ursus, i magazzini recuperati verranno trasformati in residenze, hotel e servizi per la collettività. Il progetto prevede in particolare la realizzazione di due alberghi da quattro e cinque stelle per un totale di 200 camere, uno studentato da 300 posti letto, residenza “multifamily” (circa 200-300 unità), una “senior housing” per anziani autosufficienti da 50 unità, 1.400 parcheggi (di cui mille privati e 400 pubblici) a raso o all’interno di multipiano, attività commerciali a dettaglio e pubblici esercizi.

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Marine e spiagge

I cinque moli, i tre chilometri di banchine e tutte le aree pubbliche compresi 8 edifici – di proprietà comunale o demaniale marittima – saranno invece presi in concessione (o sub-concessione) di modo da procedere alla riqualificazione della linea di costa e alla realizzazione di «opere di interesse pubblico» a vario titolo. Il piano prevede un contratto di concessione di 50 anni a favore dei privati per la gestione dell’area e di tutte le strutture che vi verranno realizzate, con l’impegno a versare un canone d’uso annuo di 215 mila 509 euro al Comune e 599 mila 592 euro al Demanio.

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A questi si sommeranno gli investimenti per la realizzazione delle opere pubbliche vere e proprie, per un importo stimato in 161 milioni 980 mila euro a carico del privato. Il progetto della parte pubblica prevede in particolare uno sviluppo di 3 km, 263 km di sviluppo, quattro aree di progetto sui moli, due piazze urbane, 1,9 km di piste ciclabili, 200 stalli per biciclette, 680 alberi (oltre a quelli del parco lineare). Nell’area presa in concessione sorgerà una spiaggia libera da 5 mila metri quadri, marine con 500 posti barca, un centro velico per canottieri da 3 mila metri quadri e un centro benessere da 4.500 metri quadri oltre a palestre e impianti sportivi.

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L’iter

La proposta è stata licenziata dalla giunta ieri pomeriggio, mercoledì 11 settembre, e domani inizierà l’iter nelle Commissioni, prima nell’approdo in Consiglio comunale con seduta fissata entro il mese. A quel punto, nel caso di voto positivo, si potrà aprire la Conferenza dei servizi e indire il bando secondo le modalità del project financing, quindi con diritto di prelazione per il proponente bergamasco. Il Comune punta ad andare in gara «entro la primavera 2025».

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