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Bardaro sogna in grande con l’Imoco: «Altre coppe e l’azzurro da senior»

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“Zidanes y Pavones”. Mai come in questa stagione la Prosecco Doc Imoco assomiglia al calcistico Real Madrid dei Galacticos dei primi anni 2000. Tra Zidane, Ronaldo, Beckham, Roberto Carlos, Figo, il diktat di Don Florentino Perez era quello di creare una rosa di fuoriclasse internazionali uniti ad un gruppo di giovani baldanzosi della Fàbrica. Da qui il riferimento a Francisco Pavòn, modesto difensore uscito dal vivaio blanco che giocò per anni tra le merengues.

Ma Anna Bardaro e Merit Adigwe si augurano di brillare di luce propria in futuro. Entrambe prodotti dell’Imoco San Donà, solo un anno le separa.

Bardaro, classe 2005, è a tutti gli effetti una certezza per Santarelli e viene da una stagione chiusa in crescendo. Soluzione tattica dal servizio e in ricezione, ha giocato da veterana punti pesantissimi tra play-off scudetto e Champions. Ora non è più una matricola e l’ambiente delle Pantere lo conosce bene, pronta per il debutto nel weekend al trofeo Città di Conegliano alla Zoppas Arena.

Bardaro, belle emozioni?

«Iniziare con il pubblico così caldo è molto stimolante. Abbiamo trovato il palazzetto quasi pieno per seguirci in allenamento. Sto conoscendo le nuove compagne e non vedo l’ora di vedere cosa ci riserverà il futuro».

La caccia a Conegliano vi mette pressione?

«Ci spinge a dare sempre il nostro meglio, è un motivo in più per fare bene in allenamento e in partita. Non sottovalutiamo nessuna gara, rispettiamo sempre le nostre avversarie perché conosciamo il loro valore. Tutti provano a rubarci anche un set, pensiamo a tenerceli stretti tutti».

Giocare cinque competizioni non è uno scenario del tutto nuovo per lei?

«Due anni fa ho vissuto anche il mondiale per club da aggregata. Non credo sia impegnativo dal punto di vista fisico, siamo tutte atlete preparate per vivere impegni così serrati, quanto psicologicamente. Servirà essere brave a gestire i cali e ripartire gara dopo gara».

Anche lei non si è riposata d’estate, ci racconta come è andata?

«Ho disputato l’Europeo U20 in Bulgaria passando dal girone di qualificazione in Irlanda. Abbiamo chiuso con l’argento e un po’ di amarezza per la sconfitta in finale, ma sono soddisfatta dei nostri progressi come squadra, vogliamo tornare l’anno prossimo ancora più cariche per il mondiale».

La nazionale senior è un suo obiettivo?

«Certo, è il terzo anno che sono nella selezione juniores. Sono contenta di onorare la maglia dell’Italia, vediamo la soddisfazione negli occhi dei parenti quando li sentiamo, è fantastico poter rappresentare il proprio paese. L’obiettivo di tutte non può che essere la maglia azzurra».

Com'è andato l'esame di maturità invece?

«Bene, inizialmente avevo un po' d'ansia, dopo l'ho superato a dovere, ci siamo supportate tra compagne. Per l'università, invece, ci sto ancora pensando».