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Сентябрь
2024

BALDANZI: ”Roma, studio da 10. Segno e invento. Da trequartista mi diverto di più”

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NOTIZIE AS ROMA – Tommaso Baldanzi, reduce da una splendida tripletta con l’Italia U21, ha parlato all’edizione odierna della Gazzetta dello Sport (A. Frosio). Queste le sue parole al quotidiano:

Baldanzi, cosa le hanno fatto di male i norvegesi? Gol e assist all’andata, tripletta al ritorno.
«Eh, mi hanno portato fortuna… Sono contento, ci meritavamo questa vittoria e ora puntiamo decisi alla qualificazione. Festeggiamo questo successo, poi penseremo ai prossimi impegni».

Ma non è solo fortuna…
«No, non è fortuna, abbiamo lavorato bene, abbiamo fatto dei buoni allenamenti in questi giorni».

Aveva mai segnato una tripletta?
«Soltanto una volta, con la Primavera dell’Empoli, contro la Spal nel 2021, nella stagione dopo aver vinto il campionato».

Anche lei come Pio Esposito, che contro la Spal ne fece 4 e si è ripetuto con San Marino… Glielo ha detto che i suoi contano di più rispetto al suo poker?
«Non lo sapevo, ma non gli dico niente…».

Se la ricorda l’ultima volta che aveva segnato?
«Come potrei dimenticarmelo: contro la Juventus, la mia ultima partita con l’Empoli. Era fine gennaio e in effetti è passato un po’ di tempo. Sono felice di essere tornato al gol».

Con la Norvegia all’andata si era fatto male alla caviglia, tornando in azzurro solo adesso. Quell’infortunio l’ha condizionata nella stagione scorsa?
«Ho avuto qualche problema nelle partite successive, poi no, nella seconda parte della stagione sono sempre stato bene».

Adesso però sta benissimo.
«Sì, mi sento bene, sono riuscito a fare la preparazione al completo, sono soddisfatto».

All’Under 21 mancava una vittoria così.
«Mancava per staccarci dalle squadre sotto, ci serviva anche per stare un po’ più tranquilli. Ora c’è solo una partita per qualificarci aritmeticamente, quindi dobbiamo vincere anche contro l’Irlanda. Ci teniamo. Basterebbe pareggiarla, ma vogliamo vincerla lo stesso».

Lei ha la 11, Gnonto la 10: dica la verità, ve la giocate quella maglia…
«No no, lui è 10 e io l’11. Per adesso. In campo però tutti e due giochiamo da dieci. Ci alleniamo sempre forte, vogliamo arrivare lontano».

A Empoli prima di lei è cresciuto Ricci.
«Sta facendo molto bene, sono felice per lui».

Lui ha due anni più di lei ma è già in Nazionale A. E lei?
«Non dipende da me».

Però tra due anni c’è il Mondiale.
«È un obiettivo per ogni ragazzo italiano. C’è tempo, continuerò a lavorare al massimo e vedremo cosa ne verrà fuori».

Cosa pensa quando sente dire che in Italia non ci sono talenti?
«Che non è vero. Ci sono tanti giocatori forti: Ricci, Tonali, Frattesi».

Nessuno è un trequartista come lei.
«Magari è un ruolo un po’ difficile, non tutte le squadre lo usano. Io ho sempre fatto quello e sono felice di ricoprire quel ruolo».

Beh, lo fa bene.
«A volte…».

Fonte: Gazzetta dello Sport

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