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Le false partenze della Triestina

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I numeri parlano chiaro ed è inutile girarci attorno: soprattutto con il calendario che la metteva di fronte nelle prime tre giornate a due neopromosse e a una compagine non certo di alto livello, la Triestina si aspettava una partenza ben diversa. E invece dopo il successo all’esordio con l’Arzignano sono arrivate due sconfitte con le matricole Clodiense e Caldiero Terme. Ecco, forse a impressionare in questo avvio è più il nome delle avversarie che hanno battuto l’Unione che non la classifica stessa, ed è sbagliato perché ormai da anni si è visto che le neopromosse, soprattutto nelle prime giornate, sono un osso durissimo per tutti. Fatto sta che la Triestina si ritrova dopo tre turni con soli 3 punti, ma anche questo, pur essendo ovviamente un bilancio negativo e in prospettiva molto preoccupante, non deve essere per forza visto come foriero di un campionato sottotono.

È ancora presto e in ogni caso, nelle tre stagioni precedenti per ben due volte la Triestina aveva fatto perfino peggio con soli 2 punti raccolti nelle prime tre giornate. Era successo due anni fa quando la squadra allenata da Bonatti dopo il ko interno con il Pordenone ottenne due pareggi in trasferta con Arzignano e Novara, ma anche tre anni fa l’Unione allora allenata da Bucchi era partita male con il pari al Rocco con la neopromossa Seregno, al quale seguirono un altro pareggio interno con il Piacenza acciuffato al 95’ e la sconfitta a Padova. E se è vero che due anni fa la stagione iniziata da Bonatti e proseguita poi da Pavanel e Gentilini era stata un disastro con salvezza raggiunta in extremis nei play-out, quella con Bucchi invece portò a un onorevole quinto posto e una combattuta eliminazione ai play-off con quel Palermo che poi sarebbe stato promosso in serie B. Ma in genere in questi otto anni dal ritorno della Triestina in serie C, a fronte di alcune partenze molto buone, non ce ne sono mai state di davvero sfavillanti.

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L’aspetto curioso è che solamente il primo anno, nel 2017/18 con Sannino, l’Unione era ancora imbattuta dopo tre giornate, poi invece ha sempre conosciuto almeno una sconfitta. Però in quell’occasione dopo tre turni la squadra alabardata aveva 5 punti, mentre in altre tre occasioni ha fatto meglio, ovvero 6 punti, che è stato comunque il tetto massimo raggiunto alla terza giornata. È successo lo scorso anno quando dopo l’esordio perdente contro il Trento, la squadra allenata da Tesser vinse in trasferta con l’Albinoleffe e poi a Fontanafredda con la Pro Vercelli; poi nel 2020/21 con Gautieri quando dopo un altro debutto shock al Rocco con il Matelica (finì 0-1), seguirono la vittoria a Cesena e quella in casa con il Modena; e ancora nel 2018/19, l’anno della promozione sfumata per un soffio con Pavanel, quando le due vittorie casalinghe con Vis Pesaro e Ravenna furono intervallate dal ko a Rimini. Allo stesso Pavanel andò invece peggio l’anno seguente: 4 punti dopo tre turni con il successo sul Gubbio, il pari con la Sambenedettese e il ko interno col Piacenza. Con 105 punti ancora a disposizione, insomma, non è il caso di fasciarsi già la testa. A patto però di iniziare a correre, fin da domenica prossima.