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Investe e uccide tre persone, Angelika Hutter chiede di patteggiare 4 anni. I familiari delle vittime: “La pena sia severa”

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Ha avanzato richiesta di patteggiamento Angelika Hutter, la 33enne alla guida dell’Audi A3 che il 6 luglio 2023 è piombata a folle velocità su un marciapiede di Santo Stefano di Cadore, piccolo comune delle Dolomiti, travolgendo un’intera famiglia e uccidendo Marco Antoniello, 47 anni, il figlio Mattia di appena 2 anni e la nonna 64enne Maria Grazia Zuin. Anche la madre era rimasta ferita, mentre il nonno aveva accusato un malore dopo aver raggiunto il luogo dell’incidente ed era stato trasportato in ospedale.

Riconosciuta la seminfermità mentale

Lo scorso marzo per Hutter, cittadina tedesca con origini rumene, sono scaduti i termini della carcerazione preventiva che stava scontando nel carcere della Giudecca di Venezia, e da allora è stata trasferita in una struttura sanitaria per sottoporsi ad alcune cure. I consulenti del gip avevano infatti riscontrato nella donna uno stato di seminfermità mentale ed elevato grado di pericolosità sociale, ma secondo un collegio di periti che si è espresso a marzo, sarebbe in grado di sostenere il processo.

I familiari delle vittime: “Pena severa” ma la procura è già d’accordo

Durante l’udienza preliminare nel tribunale di Belluno, il sostituto procuratore Simone Marcon si è detto disponibile ad accordare il patteggiamento, con una pena non inferiore ai 4 anni e 8 mesi, incluse le attenuanti derivanti dal vizio di mente. Il risarcimento dei familiari delle vittime è già avvenuto e Elena Potente, moglie di Marco Antoniello e mamma del piccolo Mattia, e Lucio Potente, padre di Elena e marito della nonna, Maria Grazia Zuin, non si sono costituiti parte civile nel processo per omicidio stradale.

Nessuna condanna è commisurabile al crimine

La famiglia, assistita dall’avvocato Alberto Berardi, non ha voluto commentare il possibile patteggiamento. “Nessuna condanna sarebbe mai commisurata al terribile crimine commesso”, hanno spiegato tramite il legale. “Con l’auspicio che si possa arrivare alla pena più severa possibile – scrivono in una nota – per rendere almeno un po’ di giustizia ai loro cari e che si tenga conto che le vittime innocenti sono state ben tre, tra cui un bimbo di non ancora due anni”.

Si deciderà il prossimo 8 ottobre su Angelika Hutter

La giudice Elisabetta Scalozzi ha disposto un rinvio al prossimo 8 ottobre; nel frattempo acquisirà una nuova relazione clinica da parte della struttura che attualmente sta ospitando Hutter.

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