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Non pagano il servizio e il loro debito con il Comune supera i 200 euro: mensa scolastica sospesa per 45 famiglie

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CODROIPO. Servizio della mensa scolastica temporaneamente sospeso per le famiglie che hanno iscritto i loro figli ma non hanno provveduto al pagamento delle quote dovute per un importo superiore ai 200 euro. I nuclei a cui l’amministrazione comunale di Codroipo ha inviato la comunicazione di esclusione dal servizio a domanda individuale sono 45, per 18 dei quali l’insoluto supera i 500 euro.

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La giunta Nardini ha stabilito di dare la possibilità alle famiglie – 62 in tutto – che devono ancora versare una cifra inferiore ai 200 euro, la possibilità di poter regolarizzare la propria posizione entro il 23 dicembre. Il servizio della refezione scolastica, garantito a favore degli alunni che frequentano le scuole dell’infanzia, primarie e secondaria di primo grado (ed è assicurato anche agli insegnanti e al personale Ata), nel 2023 ha avuto un costo complessivo di 768 mila euro, dei quali 335 mila sono a carico del Comune di Codroipo, mentre i restanti 433.000 sono coperti dai contributi statali e regionali e dal pagamento dei buoni pasto da parte degli utenti che ne usufruiscono.

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A metà agosto 2024, la percentuale degli insoluti, dall’anno scolastico 2021/2022 ammontava (compreso anche il trasporto scolastico) a 148 mila euro.

Gli uffici comunali, in particolare l’ufficio istruzione, cultura, sport e tempo libero, ha lavorato per avviare il processo di recupero di questi crediti contattando le famiglie che avevano iscritto i loro figli al servizio di refezione scolastica ma non avevano una posizione regolare: in tre settimane si è riusciti a recuperare 35 mila euro facendo scendere l’ammanco a 113 mila euro.

Al momento, dunque, complessivamente (tra coloro che hanno presentato l’iscrizione e coloro che non sono più iscritti) sono 165 le famiglie che presentano una posizione debitoria. Un processo di recupero dei crediti, questo, necessario per ridare flessibilità al bilancio comunale e dare un segnale di equità alla cittadinanza.

Nei casi in cui i cittadini non possano far fronte ai pagamenti dei servizi a causa di fragilità economiche interverranno i Servizi sociali e in altri casi è stato previsto un servizio di pagamento rateizzato. «Il nuovo regolamento che abbiamo approvato all’unanimità in consiglio comunale – ha riferito l’assessore all’Istruzione Silvia Polo – prevede che chi non ha una posizione economica regolare non può iscrivere il proprio figlio al servizio di refezione scolastica finché non salda il debito. Per permettere alle famiglie di mettersi in regola tutta l’estate gli uffici hanno svolto un gran lavoro inviando avvisi e comunicazioni tramite mail e poi telefonando. Chi si trovava in difficoltà è stato messo nella condizione di poter regolarizzare la propria posizione anche rateizzando l’importo».

«Si tratta di una questione di onestà e di equità – prosegue – dal momento che si tratta di un servizio a domanda individuale, molto oneroso per il Comune e noi, come amministrazione, vogliamo garantirlo al meglio. Ci tengo a ringraziare Giulia Bravin dell’ufficio istruzione e la volontaria del servizio civile Aurora Dell’Angela per tutto l’impegno profuso».