Concerti e fotovoltaico all’aeroporto “Duca” di Gorizia, è arrivata l’autorizzazione di Enac
GORIZIA Il Piano di destinazione d’uso, ovvero lo strumento urbanistico dell’aeroporto Duca d’Aosta, c’è o non c’è?
Su questo interrogativo si è sviluppata gran parte del dibattito, in Consiglio comunale, relativo alla ratifica della variazione di bilancio da 2,5 milioni messi a disposizione dalla Regione in favore dell’aeroporto Duca d’Aosta. Soldi, tanti soldi per “preparare il terreno” per i maxi-concerti nell’ottica della Capitale europea della cultura. Al termine di una discussione senza esclusione di colpi, la delibera è passata poco prima della mezzanotte con 24 voti favorevoli, 8 astensioni, nessun contrario.
La svolta
A gettare più di qualche ombra, in aula, sull’esistenza del nullaosta di Enac al Piano di destinazione l’ha gettata Laura Fasiolo (Pd). «Mi dicono che Enac non abbia fornito alcun via libera ufficiale né riguardo al Parco fotovoltaico né per i maxi-comncerti. Non solo. L’Ente non ha approvato alcun Piano di destinazione». Affermazioni accolte dal gelo di molti consiglieri comunali.
In realtà, il Pdu c’è, esiste. A confermarlo il presidente della società consortile Antonino Vivona che, assieme al suo staff, si sta letteralmente facendo in quattro per far sì che lo scalo (da Andrea Picco di NoiMiNoaltrsiGo! definito, in tempi non sospetti, «aeromorto») possa finalmente decollare. «Il via libera al Dpu c’è eccome. È datato 6 agosto 2024 - la risposta di Vivona alla precisa domanda del cronista -. L’approvazione è avvenuta a condizione che l’area destinata agli eventi preveda installazioni (area backstage) non permanenti, ovvero rimovibili. I concerti, poi, dovranno essere residuali rispetto all’attività di volo propria dell’aeroporto». Parole molto chiare, che disinnescano un’altra preoccupazione rimbalzata più volte negli ambienti politici. Ovvero: l’attività preponderante del “Duca d’’Aosta” continuerà ad essere il volo. L’aeroporto non verrà snaturato. E questo l’ha puntualizzato, in Consiglio, anche l’assessore comunale al Bilancio, Paolo Lazzeri. Altra condizione che Enac chiede venga rispettata è «un’idonea polizza fideiussoria», richiesta all’ente gestore, a garanzia del ripristino del sedime allo status quo ante, in occasione di eventi che prevedano la presenza di pubblico su un’area che interessi le infrastrutture di volo.
Lo stanziamento
Lazzeri, in aula, ha dettagliato i sei interventi in aeroporto coperti dai 2,5 milioni messi a disposizione dalla Regione. «Cinque, per un valore di 2 milioni, dovranno essere realizzati dal Comune. Il sesto, coperto da 500 mila euro, dalla Consortile. Capite bene che il nostro ente è sottoposto ad uno stress test, anche in questo campo. Un ringraziamento al nostro dirigente ai Lavori pubblici Paolo Lusin che è anche Responsabile unico del procedimento (Rup). Quello che si sta effettuando è un superlavoro. E confermo l’obiettivo di promuovere il primo concerto nel maggio 2025».
Si tratta di realizzare, al Duca d’Aosta, tutto il necessario a ospitare grandi eventi, quindi area stage, area backstage, zona dedicata al pubblico e vie d’esodo. È stata, così, individuata una lunga lista di interventi per trasformare il Duca d’Aosta nel “campovolo” del Friuli Venezia Giulia. In un primo momento, si era parlato di un limite di tre eventi all’anno in aeroporto. In realtà, la stessa Enac ha chiarito che non si tratta di «un paletto rigido», come spiega il presidente della Consortile, Vivona. «Preponderante - lo ripeto - deve restare l’attività di volo».
Il Piano
Infine, un chiarimento di natura tecnica: il Piano di destinazione d’uso rappresenta lo strumento urbanistico di attuazione che permette di identificare le regole generali per la divisione in lotti, per la costruzione di eventuali edifici ad uso industriale aeronautico e per la progettazione delle reti di servizi di cui l’aeroporto deve dotarsi (tra cui l’infrastruttura dedicata alla connettività digitale ad alto potenziale intesa come velocità di accesso alla rete e infrastruttura affidabile di trasporto e stoccaggio dati). Uno strumento fondamentale. —
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