Commedie, musica e libri: il Teatri Stabil Furlan valorizza gli autori locali
“Il vin di cjase nol incjoche” è il titolo della quarta stagione del Teatri Stabil Furlan.
«Un proverbio friulano – ha spiegato il direttore artistico Massimo Somaglino –, per sottolineare come, nel panorama affollato e molteplice delle proposte nazionali che arrivano in Friuli, nelle quali talvolta si fa fatica a districarsi, investire sugli artisti del territorio è, oggi, l’unica opzione artistica al passo con i tempi».
È stato presentato ieri il cartellone 2024-2025 del Teatri Stabil Furlan.
Un’occasione per riflettere sul valore della creatività e della “marilenghe”, che si concretizza in un «teatro friulano che investe sulla ricerca, sulla sperimentazione», come ha precisato Somaglino, ricordando il mestiere dell’attore, la sua bellezza, ma anche la sua incertezza: «Artisti che dobbiamo sostenere adesso, tenendoli vicini, attivi, creativi».
Il presidente del Tsf, Lorenzo Zanon, ha sottolineato il contesto in cui si inserisce il teatro in friulano: «Nell’epoca della globalizzazione, la lingua e la cultura friulana, assieme a tutte le altre lingue e culture minoritarie d’Italia e d’Europa, rappresenta una ricchezza unica e di grande valore. In particolare, questa potenzialità emerge e si esprime in modo quasi naturale nel mondo del teatro, che diventa il contesto ideale per favorire e sviluppare una rete di contatti e collaborazioni, utilissimi per una crescita comune, a partire dall’Arlef».
Zanon ha poi ricordato il bilancio positivo della passata stagione e le pubblicazioni di SeneVierte, collana editoriale che propone in friulano lavori teatrali provenienti dalle varie realtà minoritarie d’Europa.
L’assessore regionale alle autonomie locali, Pierpaolo Roberti, ha ribadito il sostegno alle attività del Tsf: «Dal 2019 ha vinto la scommessa con entusiasmo, qualità, capacità di coinvolgere il territorio e con progetti che guardano al futuro. Mi riferisco in particolare al festival delle lingue minoritarie che si sta delineando per GO!2025».
Ma veniamo alla stagione, “diffusa” in quattro sedi, annunciata da Somaglino: «Riallestimenti di vecchi successi affidati a nuovi interpreti, testi storici della drammaturgia friulana ripresentati in veste contemporanea e ospitalità di altre lingue minoritarie».
Ritorna “Maratona di New York”. Vent’anni dopo la fortunata versione con Claudio Moretti e Fabiano Fantini, saranno in scena, per la regia di Rita Maffei, gli attori Daniele Fior e Marco Rogante, l’11 e il 12 ottobre al teatro San Giorgio di Udine.
Ritorna la lettura de “I Turcs tal Friul”, in una nuova co-produzione di Tsf e Coro Fvg, al Palamostre, il 15 ottobre. Il 9 novembre, al teatro comunale di Tavagnacco, sarà la volta di “Sos Laribiancos”, spettacolo in lingua sarda, con musiche di Paolo Fresu, tratto dal romanzo di Francesco Masala.
Appuntamento al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il 22 novembre, con un lavoro su “la crudel zobia grassa” del 1511: “Strumîrs e Zambarlans”, nuova produzione di Teatri Stabil Furlan con la regia di Ferruccio Merisi.
Il 6 al Palamostre, andrà in scena “Restiamo umani”, messaggio di pace e fratellanza. E continua il suo percorso “Noufcent”, questa volta al teatro comunale di Tavagnacco, il 15 febbraio: Michele Zamparini e Paolo Forte reinterpretano, in lingua friulana, il capolavoro di Alessandro Baricco.
La stagione si chiuderà il 9 marzo, sempre a Tavagnacco, con Lyra, un viaggio musicale che celebra la figura poliedrica di Pasolini.
Novità di quest’anno, la minirassegna di teatro in lingua friulana per bambini e ragazzi, “Canais-Teatri par fruts e frutis furlanis”, un’ulteriore ramificazione di ‘Udine città teatro per le bambine e i bambini’, che vede impegnati già il Css e il Teatro Nuovo Giovanni da Udine.
Tre gli spettacoli pomeridiani al Teatro San Giorgio: “Contimi, Crassigne” il 13 ottobre, “Cartasia / Cjartesedi” il 26 gennaio, e “Lis pantianis e la machine dal timp” il 23 marzo. Il cartellone conterà anche altri eventi, come presentazioni di libri, oltre alla circuitazione di tutti gli spettacoli prodotti da Tsf dal 2019.