Infiltrazioni, usura e calcinacci nella sede alla Camera di Commercio di Treviso
Cadono calcinacci dal soffitto, ma anche acqua quando piove, ci sono infiltrazioni su muri e pavimenti, l’ascensore non funziona e per tutta l’estate la temperatura interna è stata di 34 gradi perché l’impianto dell’aria condizionata ha smesso di funzionare a luglio, con tanto di ordine di servizio a confermare che «non esistono soluzioni immediate per ripristinare la funzionalità del gruppo frigo».
La vivibilità all’interno dei locali della Camera di Commercio di Treviso è fortemente compromessa e i 120 dipendenti temono che da un giorno all’altro possa succedere qualcosa di irreparabile. L’immobile versa in questo stato per due ragioni: l’usura degli spazi e la non volontà di sistemare in previsione dell’ormai noto trasloco, che permetterà poi la ristrutturazione. Sì ma quando? Non si andrà alle calende greche, anche se ad oggi una data fissata nel calendario non c’è.
Il fatto è che lo spostamento per permettere il restauro dell’immobile e della piazza, non dipende né dal presidente della Camera di Commercio, Mario Pozza, né dal segretario generale, Romano Tiozzo, ma spetta al Comune che deve accordare la variante urbanistica e il permesso di costruire. Solo dopo si può indire la gara per poter trovare la ditta a cui affidare i lavori.
«Questo stabile ha una grandissima precarietà, è così da 15 anni, e mi vergogno a fare lavorare le persone in questa situazione» ammette Tiozzo, che sottolinea: «La sicurezza dei dipendenti non è stata mai messa a repentaglio. Abbiamo sempre fatto le manutenzioni, ma gli impianti di raffrescamento e riscaldamento sono obsoleti e andrebbero cambiati. Durante l’estate per il caldo eccezionale i dipendenti hanno usufruito dello smart working, e abbiamo tamponato con 30 pinguini e degli split. Le zone dove cadono i calcinacci ci sono, ma sono interdette al pubblico e l’ascensore fuori uso è uno su 4».
Il segretario ricorda come nel piano originario la Camera di Commercio si sarebbe dovuta trasferire in piazza delle Istituzione, trattativa però non andata a buon fine. «Abbiamo scelto di creare un struttura polifunzionale in centro per i cittadini, a settembre il Comune ha indetto due conferenze di servizi, bisogna portare pazienza ancora per un po’».