Manovra, governo al lavoro. Taglio delle tasse per 14 milioni di lavoratori e operazione ceto medio
Passi avanti del governo in vista della Manovra. Niente di ufficiale sui contenuti, la cautela è d’obbligo visto le nette prese di distanza della premier Giorgia Meloni e del ministro Giancarlo Giorgetti da anticipazioni fantasiose della stampa e critiche a priori delle opposizioni. Martedì 17 dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri il Piano strutturale di bilancio, anticamera della Manovra 2024-2025 che dovrebbe ammontare a circa 25 miliardi.
Manovra, governo al lavoro per il Cdm del 17 settembre
Il Mef in queste ore sta lavorando alla definizione finale del Piano strutturale di bilancio (Psb) previsto dalle nuove regole del Patto di Stabilità, con le tabelle sulla base delle quali verrà impostata la finanziaria. Che ha come priorità la riconferma del taglio delle tasse per 14 milioni di lavoratori con reddito entro i 35mila euro. E, se possibile, un intervento anche a favore del ceto medio.
Taglio del cuneo fiscale per 14 milioni di lavoratori
Stando a una dettagliata anticipazione della Adnkronos tra le priorità del governo in manovra c’è la conferma del taglio del cuneo fiscale per 14 milioni di lavoratori e dell’accorpamento delle prime due aliquote Irpef. Coperture permettendo, il governo punta ad alleggerire il carico fiscale per il cosiddetto ceto medio. Che non ha goduto né del taglio del costo del lavoro, né della semplificazione Irpef. Un totale di 8 milioni di contribuenti. Allo studio c’è dunque l’ipotesi di ridurre l’aliquota intermedia dal 35 al 33% e il rialzo da 50 a 60mila euro del limite del reddito per il secondo scaglione. Il tutto è però condizionato dal reperimento delle risorse. Costo dell’operazione ‘ceto medio’ circa 4 miliardi.
Assegno unico ai figli
Sul tavolo anche l’assegno unico ai figli. La misura verrà confermata ma allo stesso tempo il governo lavora a dei correttivi per rimediare ad una distorsione nella normativa originaria. L’assegno concorre infatti all’Isee e dunque aumenta il reddito delle famiglie numerose penalizzando l’accesso ad altri strumenti di sostegno al reddito. Per rimediare anche a questa stortura c’è un tavolo ad hoc sull’Isee.
Bonus mamme lavoratrici
La Manovra punta a riconfermare il bonus per le mamme lavoratrici e se possibile ad estenderlo anche alle lavoratrici autonome, cioè con partita Iva, fino ad oggi escluse dall’agevolazione. Se così fosse, le lavoratrici non dipendenti, circa 2 milioni di donne, si aggiungerebbero alle lavoratrici madri con tre o più figli che potranno godere di un esonero del 100% della quota dei contributi per l’invalidità, vecchiaia e superstiti a carico del lavoratore fino al 18esimo anno di età dell’ultimo figlio. Parliamo di circa 3mila euro annui, quasi 250 euro al mese. E solo per il 2024, varrebbe anche per chi ha due figli (se almeno uno dei due ha età inferiore ai 10 anni). Verso la conferma anche la tassazione al 5% per i premi di produttività entro i 3mila euro per redditi fino a 80mila euro.
Pensioni, modifiche a quota 103
Il governo valuta il margine di Manovra per le modifiche delle pensioni a Quota 103. Allo studio nel governo ci sarebbe un prolungamento delle finestre di uscita a 6-7 mesi dagli attuali 3 per i lavoratori che optano per l’anticipo con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 mesi per le donne) a prescindere dall’età anagrafica. Tra le risorse, il gettito fiscale migliore delle attese (+19 miliardi), ma anche i risparmi pari a 3,5 dovuti all’abolizione dell’Ace (Aiuto alla crescita economica). Si studia anche un ritocco delle deduzioni/detrazioni.
I tempi dell’iter del documento programmatico di bilancio
Il Psb andrà notificato al Parlamento – che vota una risoluzione – e alla Commissione Ue entro fine mese. Entro il 15 ottobre poi il governo dovrà approvare il Documento programmatico di bilancio con le misure della nuova manovra, da trasmettere di nuovo alle Camere e a Bruxelles. A stretto giro di posta – entro il 30 – arriverà in Parlamento la Legge di Bilancio per il via all’iter che deve concludersi entro il 31 dicembre.
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