L’erba alta in Prato della Valle
“El Prà senza erba”era detta l’Isola Memmia, quando ancora la seconda piazza più grande d’Europa era destinata solo agli scambi commerciali.
A distanza di qualche secolo il detto non solo è stato smentito, ma l’erba che cresce oggi copiosa nelle aiuole si è pure impadronita dei camminamenti esterni che lambiscono la canaletta. Praticamente in questi giorni chiunque avesse deciso di fare una passeggiata per ammirare le acque o le statue, è stato costretto allo slalom tra le erbacce che prosperano lungo tutto il percorso realizzato questo, dopo la creazione dell’isola nata nel diciottesimo secolo grazie a diecimila carri di terra.
Lumedì 9 settembre pomeriggio è arrivata la macchina sfalciatrice migliorando la situazione, ma il problema è destinato a ripresentarsi. I ciuffi erbacei fino a ieri erano grandi, diffusi ovunque e avrebbero potuto anche far inciampare; la loro presenza sulle lastre di pietra era davvero importante tale da far scattare la segnalazione anche sui social.
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Il passaggio risultava sconnesso e precludeva la passeggiata a persone diversamente abili; impossibile poi utilizzare passeggino o carrozzina senza shakerare il pupo. Nonostante l’estate sia stata rovente specialmente nei mesi di luglio e agosto, sappiamo bene che “l’erba cattiva non muore mai” sicché in maniera rigogliosa, l’erbaccia è cresciuta ovunque lungo l’ellisse che permette di osservare da vicino le 78 statue del monumento.
Una crescita selvaggia
Evidentemente il diserbante non è stato passato e sebbene qualche giorno fa sia stato portato a termine l’intero sfalcio del verde. L’acqua, dopo gli articoli del Mattino, è invece pulita. L’affidamento del lavoro è stato assegnato alla Cooperativa Piovego, che con cadenza regolare interviene per sanare la maleducazione altrui.
Peccato però che il frutto di tanto lavoro sia finito qualche giorno fa, forse per una svista, proprio sul verde appena falciato e sia stato lasciato purtroppo alla vista di tutti i passanti, che oltre a chiudere gli occhi davanti a tanto scempio, ora devono pure tapparsi il naso: la spazzatura pescata puzza.
Disagi non solo in Prato
Il problema dell’erba infestante che ricopre la pavimentazione pedonale è presente anche in altre zone del centro storico. Sono infatti molti i monumenti e i sampietrini ricoperti di verde: molte parti di piazzetta Sartori sono rivestite di erbaccia, così pure alcuni marciapiedi di Riviera dei Mugnai. Non sta meglio la Porta di Ponte Molino la pavimentazione circostante ha favorito la crescita di un piccolo prato in prossimità e a ridosso del monumento.
«La rimozione del verde indesiderato avviene ciclicamente in tutta la città con l’obiettivo di estirparlo dalle increspature di marciapiedi o betonelle» sottolinea l’assessore al Verde Antonio Bressa, «In Prato della Valle l’intervento di pulizia è previsto proprio in questi giorni. Abbiamo lavorato con i nostri fornitori per migliorare le tecniche di lavoro per assicurare una resa migliore e duratura. Confidiamo anche di aumentare la qualità di queste attività. Per la rimozione delle erbacce ogni anno viene stabilito un importo considerevole che supera di solito i 260mila euro. La crescita delle piante è fisiologica. Il nostro obiettivo è quello di essere sempre più veloci e solerti nel rimuovere il verde indesiderato. Confermo che il problema sarà risolto più che velocemente». E infatti lunedì gli operai erano già all’opera. —