ru24.pro
World News
Сентябрь
2024

Raffica di multe per il pass Ztl scaduto: «La data non è più indicata, serve un alert»

0

PAVIA. Nuovi pass per la Ztl, vecchi problemi. Dall’autunno dello scorso anno i permessi per accedere alla zona a traffico limitato hanno cambiato faccia ed è stata modificata anche la procedura per ottenerli (si possono stampare anche da casa accedendo a un portale con lo Spid): per l’automobilista non c’è più il permesso plastificato dove c’era scritto tutto, compresa la data di scadenza, ma un tagliando con un Qr Code da collocare fisso sul parabrezza. La data di scadenza non è quindi più così a portata di mano e il controllo si rivela meno immediato. Con il rischio di multe salate per gli automobilisti più distratti. La dimenticanza può costare molto cara: 93 euro a ogni passaggio ai varchi della Ztl. E se si abita in centro, gli ingressi con il pass scaduto possono essere diversi prima che arrivi a casa la prima multa. Ad Alessandro Cini, 46 anni, residente in centro, ne sono arrivate 18 in un mese. Un totale di sanzioni, per essere passato con il permesso scaduto dal varco di viale Lungoticino verso via Regno Italico, di oltre 1.600 euro.

Pronto il ricorso

«Mi sono rivolto a un avvocato e farò ricorso, ma quello che contesto è l’assenza di un sistema che avvisi l’automobilista dell’infrazione – lamenta Cini –. Non si può consentire che arrivino a casa decine di multe: alla prima infrazione l’automobilista dovrebbe essere già allertato. Non voglio sostenere in alcun modo che una quantità assurda di multe per la stessa infrazione sia un modo subdolo di derubare il contribuente, di cui i vigili hanno tutti i dati e che potrebbero semplicemente avvisare del grave crimine che sta compiendo».

La dimenticanza c’è stata, ma «abito in centro da 23 anni e da 23 anni ho il permesso per accedere e parcheggiare nella mia zona: questa – dice – è la prima volta che non mi sono accorto che il pass era scaduto, per ben un mese».

Un alert per gli utenti

Va detto che la data di scadenza è presente sulla ricevuta che viene consegnata all’automobilista e da cui viene estratto il tagliando da collocare sul parabrezza. Ma la ricevuta (a meno di piegare tutto il documento e cercare di farlo stare nella fondina trasparente sul vetro dell’auto) finisce in un cassetto, con il rischio di essere dimenticata. «Nel 2011 il comandante dei vigili parlò di un sistema automatico che sarebbe stato introdotto da lì a poche settimane per avvisare gli utenti della scadenza del pass – aggiunge Cini –. Dopo anni non si è visto nulla. Tutti noi abbiamo delle scadenze da rispettare: il pass non può diventare un problema così grande, ci sono persone che stanno ricevendo multe pesantissime. Il contribuente non può essere colpito in questo modo».

Dopo la promessa di 13 anni fa, di trovare un sistema di avviso (adottato da molti Comuni), ora ci prova l’attuale amministrazione: «Non è stato attuato dalla precedente amministrazione ma è nostra intenzione farlo – assicura Alice Moggi, assessora alla Mobilità –. Ne ho già parlato con la mia dirigente e abbiamo già un preventivo per l'implementazione del software. Lo si vuole fare per andare incontro ai cittadini, anche se comunque spetta ad ognuno verificare la scadenza del pass». —