Al via i lavori alla galleria Comelico: ecco la mappa dei disagi
Si è conclusa la prima notte di chiusura della galleria Comelico, dalle 22 alle 6. La limitazione durerà fino al 1° agosto 2025, forse con un’interruzione a Natale. Poi, dopo le vacanze di Ferragosto si riprenderà per 32 mesi: questo il tempo del cantiere per un investimento da 100 milioni di euro affidato alla Collini di Trento.
Il disagio non manca per il centinaio di automobilisti che, in base ai dati Anas, utilizzano di notte la galleria e costretti a deviare per i passi. Ma ecco la prima novità. «Questo cantiere verrà presto accompagnato da un secondo intervento, da tanti anni sospirato da Auronzo», annuncia il sindaco Dario Vecellio, «entro fine settembre verrà sottoposto alla Conferenza dei Servizi decisoria la bretella che supera la tortuosità di via dell’Angelo, con una diretta tra la regionale 48 e la provinciale 532». Via dell’Angelo è quell’imbuto di strada, tutta curve e molto stretta, dove è costretto ad entrare chi sale al Passo sant’Antonio. Due macchine transitano insieme con molta difficoltà e i camioncini o i pullmini occupano entrambe le careggiata. «Chissà mai che per quando sarà pronta la galleria Comelico non potremo contare neanche sul nostro bypasse», sospira il sindaco.
Si diceva, appunto, di quanti sono costretti a farsi la notte in strada, quindi a cercare un’alternativa alla galleria. Una trentina di loro sono operatori dei servizi (sanitari, di sicurezza, dei trasporti) che hanno ricevuto il pass nominale per attraversare il tunnel dopo le 22 e prima delle 6, ma nell’arco di mezzora. Dei settanta che restano, una decina di camionisti sono costretti alla circumnavigazione dell’Alta Val Pusteria, per transitare con i loro camion pesanti attraverso il valico di Monte Croce Comelico. Restano in 60. Gran parte di costoro arrivano dalla valle e da Sappada, non salgono a Padola per poi fare il passo sant’Antonio, ma quando sono a Campitello si fiondano verso Danta e da qui si proiettano in direzione dei tornanti che scendono verso Auronzo.
Il sindaco di Danta, Thomas Menia Corbanese, ha già segnalato all’Anas e a Veneto Strade alcuni problemi che potrebbero presentarsi. Subito dopo la deviazione di Campitello c’è un ponte in lavorazione. Ed ecco presentarsi un impianto semaforico per un senso unico alternato. «Poca cosa», sospira di sollievo il sindaco. «Un minuto di attesa. E, in ogni caso, il cantiere terminerà presto».
Poi si comincia a salire. La strada non presenta difficoltà ma non vi sono ammessi carichi oltre i 18 tonnellate, perché la strada, non poggiando su roccia, potrebbe essere cedevole. Si sale a Danta e l’arteria si restringe attraversando il paese. «In via Roma ho chiesto ai residenti il favore di non parcheggiare le auto, postandole in sosta nelle vicine piazze», fa sapere il sindaco.
Nella successiva via Marconi, invece, il problema è un altro. «Ci sono dei muri laterali di sostegno. Ho chiesto all’Anas e a Veneto Strade di fare un sopraluogo per capire se con il frequente transito di carichi fino a 18 tonnellate si possono creare dei problemi». Menia è in attesa di un riscontro.
Dall’Hotel Tre Pini in avanti la strada non presenta difficoltà. E ancora meno quando si innesta sulla provinciale 532 che scende dal passo Sant’Antonio ad Auronzo. Ci sono tornanti, è vero, ma nient’affatto stretti. La direttrice poggia su roccia, quindi è particolarmente solida. Le difficoltà sono invece alla fine del percorso, nei pressi di Auronzo. Sia per due tornanti molto stretti sia per quell’imbuto di strada che porrta all’innesto con la regionale 48. E qui, tra l’altro, l’automobilista si trova ad affrontare una curva quasi a gomito. L’Anas ha concordato con il Comune di Auronzo la costruzione della bretella per immettersi comodamente dalla 48 nella 532, saltando l’imbuto di cui si diceva.
Da più parti, intanto, arrivano sollecitazioni alla vigilanza sulla tempistica del cantiere . Si sono fatti avanti sia Confindustria che la Cisl. «Posso assicurare», interviene Alfredo Comis, primo cittadino a San Giacomo, «che per quanto riguarda noi sindaci la situazione è sotto controllo. A cominciare dal rispetto dei transiti di quelle persone di servizio pubblico che hanno chiesto rientri o ingressi agevolati al lavoro, almeno di qualche decina di minuti. Anas e impresa sono state disponibili».
Il tentativo è di armonizzare i semafori all’esterno della galleria, presso i cantieri del ponte e della paramassi. «Non essendo sincronizzati, stanno creando qualche disagio», precisa Comis. «Vedremo se sarà possibile migliorare anche la velocità in galleria, che sappiamo intorno ai 30 orari».