Piazza di Aurisina senza pace: i lavori ostacolano i funerali
AURISINA Obbligati a deviare dal consueto percorso che si completa in occasione delle cerimonie funebri e a entrare nella chiesa di San Rocco, ad Aurisina, attraverso una piccola porticina laterale, anziché dall’ingresso principale. È questa la disavventura capitata a un gruppo di persone che volevano tributare l’ultimo saluto a un loro caro e si sono trovate costrette a cambiare strada, a causa dei lavori in corso nella piazza del paese.
Il cantiere per il rifacimento del principale punto di ritrovo del centro carsico è dunque salito ancora una volta all’onore delle cronache, ma in questo frangente non per i ritardi nell’esecuzione dell’opera o per le proteste di residenti e commercianti, penalizzati da un intervento che ha fatto molto discutere in passato e continua a farlo, anche nella sua fase finale, ma per un corto circuito nella comunicazione fra Comune e parrocchia, che ha costretto alcune persone a un’inattesa peripezia, peraltro in un contesto di per sé particolare, come appunto un funerale.
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È stato il parroco di San Rocco, don Carlo Bolcina, celebrante nell’occasione del funerale, a lamentare, seppur in toni molto garbati, un mancato avviso da parte dell’amministrazione comunale. «Non avremmo detto nulla – spiega – se, da parte di chi di dovere, ci fosse stato comunicato con sufficiente anticipo che, per alcuni giorni, nell’attesa del completamento dei lavori nella parte del piazzale vicina alla chiesa, l’accesso a quest’ultima sarebbe stato possibile soltanto attraverso la porticina laterale. Mancando quest’informazione ci siamo trovati davanti a una situazione inedita e inattesa e abbiamo dovuto ripiegare su un percorso diverso dal solito».
Trattandosi di un funerale, ovviamente l’episodio ha assunto una fisionomia molto particolare e non sono mancate le prese di posizione della politica, con l’interrogazione presentata da Massimo Romita e Sergio Milos di Alleanza per Duino Aurisina.
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«Si è trattato di un piccolo errore di comunicazione – precisa il sindaco di Duino Aurisina, Igor Gabrovec – di cui ci scusiamo. Avevamo ritenuto che fosse di pubblico dominio, oltre che evidente alla vista, il fatto che il cantiere stava avanzando nella parte della piazza più vicina alla chiesa. In ogni caso abbiamo subito provveduto a organizzare un incontro con l’impresa e il parroco, per chiarire la situazione. Preso atto che il cantiere sta entrando nella fase finale abbiamo stabilito, di concerto con l’impresa incaricata della ristrutturazione della piazza che, nel caso di funerali, il corteo col feretro possa in ogni caso passare attraverso la piazza stessa, per raggiungere il cimitero, assicurando così il rispetto delle consuetudini».
Ma a proposito del rito religioso Gabrovec corre ai ripari anche su altri aspetti: «Ci stiamo adoperando per garantire che, in occasione dei lavori – conclude Gabrovec – si effettuino alcuni interventi utili a migliorare situazioni che riguardano proprio la struttura dell’edificio sacro».
Sull’episodio del funerale deviato, come detto, si sono attivati Massimo Romita e Sergio Milos, i due esponenti di Alleanza per Duino Aurisina, formazione che siede sui banchi dell’opposizione nell’aula del Consiglio comunale, i quali hanno presentato un’interrogazione per sapere «per quale motivo la parrocchia e il parroco non siano stati avvisati sulla chiusura della strada e della “sprangatura” dell’accesso alla chiesa attraverso il portone principale». —
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