Dai Totò Schillaci, facci sognare ancora: quel pallone d’oro virtuale che tutta l’Italia ama
Se non fosse stato per Maradona, forse anche per quell’errore di Zenga, se… Ci sono troppi se ma Totò Schillaci poteva diventare improvvisamente Pallone d’oro nelle notti magiche del 1990. Quando vinse la classifica dei capocannonieri ai mondiali ma dovette accontentarsi come tutti gli altri azzurri di Azeglio Vicini del terzo posto ai mondiali di casa, pur finendo imbattuti ma con la colpa di avere perso ai rigori, peraltro a Napoli, contro l’Argentina di Diego. Ora Totò sta male, è in ospedale, anche se le sue condizioni sono stabili, e tutta l’Italia ama quel ragazzo siciliano Pallone d’oro virtuale nelle notti del sogno svanito.
Totò Schillaci, la rivelazione di Italia 90
Partito come riserva di Vialli, Mancini e Carnevale, con un fuoriclasse come Baggio, reduce da una prima, ottima stagione di serie a con la Juventus, Totò fu la sorpresa di quei mondiali in cui partivamo da favoriti. Sin dall’esordio con l’Austria, da subentrante, segnò sei gol in sette partite. Con quegli occhi spiritati che erano l’emblema dello stellone italiano e di una Provvidenza che ci aveva voluto regalare dalla panchina il ragazzo di “Sicilia”, l’outsider capace di fare quello che le star non riuscivano a fare.
Anche quella sera a Napoli, con mezzo pubblico (almeno) schierato dalla parte sbagliata e in favore del suo Re, Totò la mise dentro, facendo illuderci che saremmo arrivati in finale. Poi l’uscita a vuoto di Zenga, i lunghi e interminabili tempi supplementari, i rigori sbagliati e la vittoria dell’Argentina. Vincendo quel mondiale Schillaci, proprio come Paolo Rossi otto anni prima, avrebbe certamente vinto il Pallone d’oro, il premio di France Football riservato al migliore calciatore europeo.
Vinci questa partita
Affetto, come lui stesso aveva dichiarato, da un tumore, Totò ora è ricoverato. Le sue condizioni sono stabili. Proprio Roby Baggio gli ha fatto gli auguri più belli. Facci un altro gol Totò, sarà il più bello di tutta la tua carriera.
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