Durov promette di migliorare la moderazione dei contenuti su Telegram
Diversi interventi sono arrivati nel corso delle ultime ore, con l’aggiornamento dell’app. Altri, invece, sono stati promessi dalla voce social del fondatore e CEO. Dopo il fermo in Francia di un paio di settimane fa, sembra che i nodi alla moderazione su Telegram siano venuti al pettine. Ci sono state, infatti, alcune modifiche strutturali con la rimozione e sostituzione di alcune funzioni e, inoltre, c’è stata anche una modifica alle FAQ relative alle risposte sulla segnalazione di gruppi, canali e chat illegali. A tutto ciò si unisce la promessa fatta da Durov su un miglioramento delle attività di controllo di queste segnalazioni.
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Si cerca, dunque, di trovare una quadra. Ma solo a una piccola parte delle accuse mosse nei confronti della piattaforma in quell’indagine contro ignoti che ha portato al fermo di Pavel Durov al suo sbarco a Parigi. Perché, occorre sottolinearlo, una delle principali critiche mosse all’applicazione di messaggistica istantanea è quella di mancata collaborazione con le autorità in caso di indagini su attività illecite e illegali che proliferano all’interno della piattaforma. Dunque, la moderazione Telegram è solamente lo specchietto per le allodole dell’intera vicenda.
Moderazione Telegram in aumento, la promessa di Durov
Sta di fatto, che in un post pubblicato su X e su Telegram, Durov – dopo aver ritenuto incomprensibile il suo fermo in Francia – ha sottolineato di essere a conoscenza che una “piccola parte” degli utenti utilizzi Telegram per attività illegali e, dunque, promette una stretta (ma non si sa di che tipo e con quale intensità) per quel che riguarda la moderazione.
Thanks everyone for your support and love!
Last month I got interviewed by police for 4 days after arriving in Paris. I was told I may be personally responsible for other people’s illegal use of Telegram, because the French authorities didn’t receive responses from Telegram.…
— Pavel Durov (@durov) September 6, 2024
«Mentre il 99,999% degli utenti di Telegram non ha nulla a che fare con la criminalità, lo 0,001% coinvolto in attività illecite crea una cattiva immagine per l’intera piattaforma. Ecco perché quest’anno ci impegniamo a trasformare la moderazione su Telegram da un’area di critica a una di lode». In che modo? Non si sa. Durov fa sicuramente riferimento al blocco – arrivato nelle scorse ore grazie al nuovo aggiornamento – di alcuni contenuti multimediali caricati attraverso lo strumento di blogging automatico presente sulla piattaforma. Una funzione- Telegraph – che, ora, è stata sostituita visto che – come evidenziato da Durov stesso – è stata «utilizzata impropriamente da attori anonimi».
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