Sette nuove coppie tra flirt, ripicche e tormentoni: ecco perchè funziona il fenomeno Temptation island

Sette nuove coppie, molte altre pronte all’ascolto, in prima fila e in prima visione. Su tutti i divani d’Italia. A poco più di un mese dal termine dell’edizione estiva, riprende Temptation island. E siamo a tredici: tredici i falò accesi in questi anni di fortunati avvicendamenti, coppie da ogni dove gettate in pasto alla “tele”, e alla rete, coi loro pregi e i loro difetti, questi ultimi portati via via all’eccesso da una regia sempre abile a colorire i propri contenuti rendendoli fruibili per una condivisione virale via social.

Da qui il primo spunto legato al successo di un format che, puntualmente, non manca di calamitare le attenzioni del web su di sé, fra meme, clip e tormentoni la cui scadenza può toccare i mesi a venire.

Prima di approfondire, però, occorre spiegare, in sunto, il complesso meccanismo con cui si regge il programma trasmesso dalle reti Mediaset, l’edizione numero 13 al via da martedì 10 settembre, in prima serata su Canale 5 (e disponibile, successivamente, anche in streaming sull’App Mediaset Infinity).

Coppie protagoniste, l’avrete intuito. Teatro dello show un “resort” turistico (in questo caso, il confermato villaggio di Is Morus relais, a Santa Margherita di Pula in Sardegna).

All’arrivo, ogni coppia viene “scoppiata”: i maschi da una parte, le femmine dall’altra. Ad accogliere i rappresentati di entrambi i sessi, i cosiddetti “tentatori”, concorrenti, o meglio, disturbatori aventi il compito di mettere in crisi la stabilità delle diverse coppie. Semplice, no? Meno i risvolti derivanti da tale schema. Flirt, sfoghi, falò di confronto e ripicche: ad ogni puntata, il menù è ricco, servito su piatti d’argento.

Da casa, allora, c’è chi da tali piatti si nutre, con leggerezza, fra risate di biasimo e commenti social al vetriolo. Piace, quindi, la trasmissione condotta da Filippo Bisciglia. Piace in maniera viscerale, è amata per le situazioni spesso surreali che presenta. Storie di gelosie, tradimenti, sospetti, intrighi e pure imbrogli. Cose, per molti, fuori dal mondo.

Da qui l’aspetto “consolatorio” di Temptation island: perché la scorsa edizione ha chiuso i battenti con una media di 3 milioni 722mila telespettatori? Anche perché, in molti casi, aiuta a sentirsi meglio. Guardando questo show, sono parecchie le coppie, anche le peggio attrezzate, a pensare «beh dai, vedi che alla fin fine la nostra coppia è bella».

Da non sottovalutare, infine, l’aspetto sociale, oltreché social. Temptation island aggrega: lo si guarda in compagnia, fra amici. Si ride, ogni tanto si riflette. Si sta insieme: e già questo, di per sé, è un aspetto che rende in parte onore a un programma dal peso culturale discutibile. Ma dagli effetti aggregativi, sul piano televisivo, imparagonabili in questi tempi di piattaforme nemiche del tubo catodico.