La sua ambulanza “oscura” il luna park alla Sagra: prima la lite, poi le botte
L’ambulanza “scherma” le attrazioni del luna park alla Sagra de le ràze e tre giostrai, infastiditi, finiscono per prendere a calci e pugni, anche dopo ch’è caduto a terra, il presidente della Croce La Monfalconese, un servizio privato di trasporto e assistenza ingaggiato dall’organizzazione della popolare kermesse per un match di boxe atteso di lì a poco, nell’arco di due ore. È sconcerto per l’ennesima aggressione a personale che si occupa di sanità in senso ampio.
Sabato l’aggressione
L’episodio s’è registrato sabato nell’area della biblioteca di Staranzano, attorno alle 18, quando i chioschi iniziavano a radunare frotte di persone e pure parecchi minorenni, durante la fase di allestimento del torneo regionale di pugilato. Iniziativa che ha appunto richiesto la presenza di quel mezzo di soccorso, su disposizione, altresì logistica, del medico della Federazione. Vittima un cittadino monfalconese di 49 anni, padre di famiglia, che oltre a varie ecchimosi e contusioni sul corpo, ha riportato la frattura di una costola, assestata presumibilmente da una pedata.
I soccorsi
Allertate dal collega e vicepresidente della Croce Luca Scognamiglio, le forze dell’ordine sono subito accorse sul posto. Ma ormai quell’istante di insensata violenza in sagra era terminato, con i giostrai – che già nei giorni scorsi pare avessero protestato per il cambio di posizione rispetto alle passate edizioni – alla ripresa della propria attività.
Da prassi i carabinieri giunti con una pattuglia (in supporto anche la volante di via Foscolo) hanno proceduto all’identificazione di tutte le persone coinvolte: si capirà nei prossimi giorni l’evoluzione della vicenda, non priva di testimoni. A partire da Scognamiglio, che nel frangente stava proprio parcheggiando l’ambulanza.
La posizione assegnata
Uno dei giostrai s’è avvicinato al presidente protestando per la posizione assunta dal mezzo, che ai suoi occhi avrebbe “oscurato” al pubblico l’area ludica del luna park con i gonfiabili, in una delle giornate più gremite. «Ma la Croce – spiega Scognamiglio – non ha fatto altro che sistemarsi nella posizione assegnata e seguire le direttive del medico della Federazione di pugilato, in base alle quali l’ambulanza deve sostare in un preciso punto a tutela degli atleti e a garanzia di un tempestivo soccorso».
Dalla lite alle mani
Ne è quindi scaturito un alterco e presto dalle parole s’è passati alle mani. «Ho cercato di dividere il presidente dal giostraio – spiega il collega – ma sono sbucate altre due persone che l’hanno preso per le spalle e immobilizzato, mentre il primo continuava a menarlo, pure quando è caduto a terra. È stato tutto velocissimo: sono riuscito solo a chiamare le forze dell’ordine. Purtroppo nei paraggi, in quel momento, non c’era la sicurezza privata».
Mai accaduto nulla di simile
I tre giostrai, tutti italiani sulla quarantina, «sono poi rimasti lì per il resto della serata». «Cosa ne penso? Siamo amareggiati – conclude Scognamiglio –: in quattro anni di attività, non era mai accaduto niente di simile. Lo reputo vergognoso, in fondo noi stavamo lì per portare un aiuto in caso di bisogno. Capisco che i titolari del luna park non fossero contenti della posizione nel giardino della biblioteca, ma arrivare a questo mi pare assurdo».
La prognosi
La vittima, trasferita sabato all’ospedale per le prime cure, è tornata al San Polo per essere sottoposta a una visita radiologica, da cui è emersa la fattura, una circostanza che ha fatto poi aggravare la prognosi da 10 a 20 giorni. «Il collega attende l’ultimo referto – conclude Scognamiglio – dopodiché si recherà a sporgere denuncia».
Sconfortata Paola Ferfoglia, presidente della Pro Loco organizzatrice dell’evento assieme alle 12 associazioni: «Dispiace perché, come ho già detto per precedenti fatti, la sagra non è questo. Il lavoro dei numerosi sodalizi impegnati nell’allestimento è teso a tutt’altro obiettivo e questo episodio era evitabile. Ci sono delle regole e una commissione che si occupa di assegnare gli spazi: altra sistemazione, per gonfiabili e giostre, non c’era».
Ferfoglia, negli istanti in cui si consumava l’aggressione, era impegnata nell’inaugurazione della mostra sui funghi, assieme al sindaco Marco Fragiacomo, e non ha visto nulla. Vale lo stesso per il vicesindaco Flavio Pizzolato: «Ho sentito qualcosa ma non so cosa di preciso sia accaduto», riferiva ieri mattina. Presto detto: i pugni son volati a Staranzano ben prima del match di box. A farne le spese una persona che non c’entrava nulla.
© RIPRODUZIONE RISERVATA