Un ruolo più forte per il vicesindaco italiano di Pola
POLA Un’altra iniziativa del vicesindaco italiano di Pola Bruno Cergnul intesa a rafforzare la componente identitaria italiana nel maggiore centro istriano dopo che per alcuni decenni era piuttosto trascurata. Questa volta intende rafforzare e determinare con maggior chiarezza il ruolo che ricopre, che per il momento appare piuttosto vago e interpretabile in vari modi.
Va subito premesso che il vicesindaco italiano (o in quota Cni come viene spesso definito) viene eletto alle regolari elezioni amministrative locali, unicamente dai cittadini croati dichiaratisi di nazionalità italiana. E grosso modo il suo compito è di far rispettare le disposizioni di legge e statutarie che riguardano appunto la tutela della componente etnica italiana autoctona in città. Un’analoga situazione è presente anche nelle altre autonomie locali bilingui nella regione.
Che cosa propone in effetti Cergnul? Di modificare il comma 2 dell’articolo 143 dello Statuto cittadino, ora – a suo avviso – troppo generico, con la seguente formulazione che riportiamo in sintesi: «Il vicesindaco italiano rappresenta la Comunità nazionale in tutte le manifestazioni ufficiali e pubbliche; opera a favore della promozione e dell’applicazione del bilinguismo nella comunità sociale, del superamento delle barriere linguistiche e culturali e della promozione dei valori europei nonché della convivenza; vigila sul mantenimento dell’autonomia culturale degli appartenenti alla Comunità italiana; propone iniziative finalizzate a tutelare le peculiarità e a valorizzare la cultura della Comunità nazionale italiana autoctona nonché a far rispettare i suoi diritti definiti nello statuto; promuove la cooperazione internazionale, l’istituzione e l’operato di associazioni di amicizia; partecipa al lavoro delle organizzazioni mondiali, dei congressi scientifici e professionali che trattino temi riguardanti i diritti umani e i rapporti sociali».
Un’altra proposta riguarda la possibilità che il vicesindaco italiano abbia la facoltà di subentrare al sindaco in caso di necessità, prerogativa questa concessa unicamente al vicesindaco eletto in coppia con il primo cittadino. «Mi sono deciso a questo passo – ha spiegato Cergnul – dopo aver consultato alcuni miei colleghi delle altre autonomie locali bilingui. E posso aggiungere con soddisfazione di aver incontrato ancora una volta l’appoggio del sindaco Filip Zoričić nel mio impegno a favore della Comunità italiana». Le proposte di modifiche statutarie descritte saranno sottoposte a valutazione e a votazione da parte del Consiglio cittadino nella sua riunione del 12 settembre prossimo. —
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