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Сентябрь
2024

Treviso: «Città sempre meno sicura, ora un tavolo con il Prefetto»

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«Serve un tavolo di sicurezza con il Prefetto esteso alle minoranze», attacca Franco Rosi, capogruppo Treviso Civica ai Trecento. «Una scia di criminalità che preoccupa, serve un maggiore controllo del territorio», incalza Stefano Pelloni, capogruppo Partito democratico.

«Più strumenti alla polizia locale come le bodycam, vorrei capire che valutazione è stata fatta sul taser (il Comune ha avviato l’iter regolamentare in aprile)», la richiesta di Nicolò Rocco, Azione.

La violenta rapina in vicolo Rialto alla negoziante Alessandra Petrin, sabato mattina in pieno centro e in pieno giorno, spinge le opposizioni a chiedere al sindaco Mario Conte una svolta decisa e immediata sul tema della sicurezza. Il primo cittadino fa sapere di voler «attendere l’esito delle indagini che sono a buon punto» prima di fare ulteriori considerazioni sul grave episodio.

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Sta di fatto, come ribadiscono le minoranze, che si tratta dell’ennesimo fatto di cronaca a Treviso nelle ultime settimane: dall’aggressione a una commessa in via Avogari all’avvocatessa minacciata a Borgo Cavour, passando per le ripetute segnalazioni sul degrado nel quadrante di piazza Pio X. Dalle baby gang alla criminalità comune.

Alberto Cappelletto, storico negoziante del Calmaggiore, alza la voce: «Un problema di ordine pubblico che Comune e Prefetto devono affrontare. Bisogna intensificare i controlli: è successo a lei, ma poteva succedere a qualcun altro».

Per Pelloni e Rosi, la rapina di sabato equivale alla classica goccia che fa traboccare il vaso: occorre fare qualcosa e presto. La titolare dello storico negozio di abbigliamento è stata rapinata alle 10: l’hanno immobilizzata con la forza, spinta in un angolo del negozio, derubata di 150 euro.

Tre aggressori che hanno scelto di agire di sabato mattina, a volto scoperto, nel cuore della città. Il dem Pelloni non fa giri di parole: «È l’ennesimo episodio e fa molto riflettere, cose mai viste a Treviso. Era sabato mattina, quelle dovrebbero essere le ore in cui la città è più viva. I commercianti di vicolo Rialto avevano manifestato in passato la necessità di più attenzione, perché il vicolo si stava spopolando e ciò causava poco movimento. Esprimo la mia solidarietà, un fatto davvero preoccupante. Serve maggiore controllo del territorio: le telecamere riparano e non prevengono. Serve portare più gente in città con eventi culturali: il passaggio di più persone è la migliore arma di prevenzione».

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Rosi suggerisce un tavolo prefettizio che coinvolga le minoranze: «Purtroppo è l’ennesimo episodio. Treviso sta avendo i problemi di altre città, è cambiata e bisogna cambiare le misure a livello di controlli. Clamoroso: sabato, di mattina e in pieno centro, in una via non secondaria. Uno penserebbe: lì è difficile, lì la fuga può essere solo a piedi. Spaventano modalità e faccia tosta dei malviventi che ritengono di poter agire indisturbati. Mi auguro che il susseguirsi di episodi così gravi comporti una reazione, magari convocando un tavolo in Prefettura con tutti i capigruppo in consiglio comunale».

Rocco chiede di prendere di petto la situazione: «Comincia a esserci un problema diffuso, da non sottovalutare. E si rischia di generare un senso di insicurezza. Non è il momento di creare allarmismi, ma bisogna affrontare il problema. Servono più strumenti e competenze per la polizia locale. E in vicolo Rialto, anche se la rapina è successa di mattina, occorre migliorare l’illuminazione».