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Сентябрь
2024

Sottrae denaro al datore di lavoro, denunciata interprete russa: vittima un imprenditore trevigiano

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Un'interprete di lingua russa, residente nella provincia di Pordenone, è stata denunciata per aver sottratto oltre 60 mila euro al suo datore di lavoro, un imprenditore della provincia di Treviso.

La donna è riuscita a ottenere l'accesso all'home banking dell'uomo falsificandone la firma e operando sul conto corrente senza che lui ne fosse a conoscenza.

Le indagini della Guardia di Finanza di Treviso sono partite dopo la querela presentata dall'imprenditore e hanno permesso di chiarire il modus operandi della truffatrice.

Sfruttando le circostanze legate alla pandemia di Covid-19, che costringevano l'imprenditore a rimanere all'estero, la donna ha convinto il personale della banca, dove l'uomo era cliente, a fornirle le credenziali per l'accesso online al conto corrente.

Per diversi mesi, la donna ha trasferito somme di denaro a suo favore tramite una serie di bonifici, svuotando progressivamente il conto del datore di lavoro.

Non solo: ha anche richiesto la chiusura del conto stesso.

Quando l'imprenditore è rientrato in Italia, ha scoperto con sorpresa di non avere più accesso ai propri fondi e che il conto era stato utilizzato per operazioni online, un servizio che lui non aveva mai richiesto o attivato.

Ora la donna è accusata di indebito utilizzo di strumenti di pagamento diversi dai contanti, un reato che prevede una pena fino a cinque anni di reclusione. Il denaro sottratto è già stato sequestrato preventivamente su ordine del Giudice per le Indagini Preliminari.

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