Procuratoria, consiglio scaduto ad agosto: conto alla rovescia per il dopo Tesserin
Procuratoria di San Marco in regime di proroga dalla fine di agosto, si attende ora la nomina del nuovo primo procuratore dopo le dimissioni di Carlo Alberto Tesserin e il rinnovo di tutte le cariche.
Il nodo relativo a un incarico tanto delicato quanto prestigioso sarà sciolto tra il mese di settembre e l’inizio di ottobre dopo il complicato lavoro di scouting da parte del Patriarcato compiuto negli ultimi mesi. Fino ad ora l’attività della Procuratoria di San Marco non si è mai fermato, prova ne sono sia il consiglio convocato per la giornata di oggi sia l’incontro già programmato per il prossimo cinque di ottobre a Palazzo Ducale tra tutte le Fabbricerie d’Italia.
Sul tavolo, però, cresce l’attesa per capire la direzione che dovrà intraprendere un ente chiamato ad occuparsi di sfide cruciali per la città a partire dai cantieri della Basilica di San Marco per oltre una decina di milioni di euro, tra finanziamenti statali e risorse interne, fino al servizio di prenotazione online che risparmierebbe tante code fuori da Basilica e Campanile, evitando così di ingolfare quel tratto di Piazza.
Ad aprile era stato confermato l’incarico pro tempore ad Amerigo Restucci, come prevede lo statuto: in caso di dimissioni del primo procuratore prende il suo posto il procuratore più anziano, in attesa di una nuova nomina.
Restucci ha preso il posto di Carlo Alberto Tesserin, rimasto in carica per tre mandati e quindi per nove anni. In un primo momento, era ventilata l’ipotesi che la nomina del suo sostituto sarebbe arrivata solo dopo la nomina di un settimo consigliere. Dopo emsi di vacatio, invece, è stato deciso di mantenere il numero di sei consiglieri (senza quindi rimpiazzare il posto libero lasciato da Tesserin) e di attendere quindi l’intero rinnovo delle cariche, che dovranno poi trovare l’accordo per il primo procuratore.
Il consiglio è infatti formato da sette membri, cinque dei quali scelti dal ministro (sentito il Patriarcato) e due dal Patriarca. Attualmente i cinque nominati tre anni fa dal ministro sono: Amerigo Restucci, Paolo Chiaruttini, Marco Zordan, Gianni Penzo Doria e Bruno Barel, mentre Tesserin e monsignor Angelo Pagan erano di nomina patriacale. Il mandato dei procuratori è scaduto alla fine di agosto. Fino a oggi il ruolo di Carlo Alberto Tesserin è stato ricoperto da Bruno Barel, delegato del primo procuratore, che lo ha sostituito molto spesso.
Bocche cucite, almeno per il momento, sul nome del nuovo primo procuratore. Facile comunque immaginare che il nuovo rappresentante dell’ente – ruolo che storicamente richiede una capacità di rappresentanza e di mediazione oltre che di gestione amministrativa – sarà pescato tra i nomi del consiglio uscente.
Ne va anche la continuità dei cantieri aperti, o quelli pronti a iniziare. Basti pensare ai milioni di euro arrivati dal ministero della Cultura per l’intervento sul Nartece della Basilica. O ancora il milione e 800 mila euro in arrivo per il restauro dei tetti e il consolidamento della volta sopra il rosone nel transetto sud stanziato dal ministero delle Infrastrutture: sarà interamente gestito dalla Procuratoria di San Marco che, in accordo con il Provveditorato, svolgerà il ruolo di stazione appaltante gestendo quindi direttamente tutte le fasi di progettazione e bando. Sta di fatto che con il rinnovo delle cariche si chiuderà un’epoca segnata, tra i tanti interventi, anche dalla realizzazione delle barriere provvisorie di difesa in vetro, che difendono la Basilica da acque alte fino a 190 centimetri.