Il nuovo Pordenone calcio si presenta, al debutto giocherà al Bottecchia
Un vero bagno di folla. Dopo quello, forse un po’ inatteso, di sette giorni prima al negozio Sportler in occasione della vetrina delle nuove maglie, il Nuovo Pordenone sabato ha ricevuto un abbraccio da parte della città a dir poco caloroso per la presentazione delle proprie squadre, tutte ricreate ex novo per ricominciare dai dilettanti e ricostruire il settore giovanile.
Merito, evidentemente, della nuova società, che in breve tempo è riuscita a dimostrarsi credibile e a ritrovare l’affetto della gente.
Rinati i ramarri, rinato il centro sportivo De Marchi, dove ieri si respirava un’aria di fiducia e e voglia di tornare ad applaudire in campo i neroverdi, dopo oltre un anno di buio seguito al fallimento del club precedente, che aveva toccato vette inesplorate prima, in cento anni di storia, per poi cadere fragorosamente.
Questo nuovo sodalizio non fa proclami di grandezza, ma sembra avere idee chiare e basi solide.
C’erano proprio tutti ieri: gli storici tifosi, semplici curiosi, addetti ai lavori del mondo del calcio, famiglie coi ragazzini del vivaio ai chioschi, gli ultras a cantare e sventolare bandiere, le istituzioni.
All’inizio della cerimonia, subito la notizia più attesa, annunciata dal sindaco reggente Alberto Parigi: la prima di campionato, domenica prossima, il Pordenone la giocherà allo stadio Bottecchia.
Risolti dunque i problemi legati al cantiere della zona esterna agli spogliatoi, risolta la questione della concomitante gara ciclistica, che sarà anticipata di un’ora al mattino, posticipata alle 17.30 la partita.
Prima della presentazione delle squadre, i saluti di rito delle autorità: primo il deputato-tifoso Emanuele Loperfido, visibilmente emozionato, che ha parlato di «ritrovata atmosfera dei bei tempi».
Quindi il vicepresidente della Regione Mario Anzil, il quale ha ringraziato il presidente Zanotel e gli altri sei soci «per avere riportato sul campo i colori neroverdi, mai usciti dai cuori».
Immancabile la benedizione del vescovo, Giuseppe Pellegrini, che ha espresso il suo «grazie ai Magnifici sette» (i soci, appunto). L’assessore comunale allo Sport De Bortoli ha auspicato un Bottecchia pieno: «Voglio riaprire anche il settore “Distinti”, oltre alla tribuna».
Presenti anche il questore Giuseppe Solimene, i consiglieri regionali Lucia Buna e Nicola Conficoni, la consigliera comunale Anna Ciriani, l’ex idolo dei tifosi Salvatore Burrai, Chiarvesio per la Federcalcio.
Il presidente Zanotel ha raccontato la breve ma complessa trafila che ha portato alla ripartenza. Poi si è passati alle squadre, partendo dal responsabile del vivaio Mirko Stefani, osannato dagli ultras, che ha introdotto le compagini giovanili, dall’under 10 all’under 17, anche femminile.
Omaggio alle ragazze del liceo artistico Galvani che hanno ideato il nuovo logo, quindi le squadre under 21 maschile, la “Pn Women” femminile e la formazione principale di Fabio Campaner.
Applausi a scena aperta, affetto confermato anche dagli abbonamenti: oltre 180 quelli venduti in poche ore. L’inizio è più che promettente.