L'appello in Slovenia: «Ci sono troppi lupi. Lubiana deve facilitare l’iter di abbattimento»
LUBIANA I lupi? Indesiderati e soprattutto troppi. Per questo bisogna agire, quanto prima, per evitare che si diffondano in tutto il Paese, con danni crescenti per contadini e allevatori. È l’appello, con ampia eco in Slovenia, lanciato dalla Camera slovena dell’Agricoltura e delle Foreste (Kgzs), che ha chiesto ancora una volta al governo, dopo la sequela di petizioni dell’anno scorso, in particolare al ministero delle Risorse naturali, di intraprendere «azioni decise» contro i lupi, specie che starebbe creando problemi sempre più seri in Slovenia e non solo. «Se misure immediate non saranno prese, allora i lupi si diffonderanno nell’intero Paese», uno scenario già osservato «in Italia e in Grecia», aree dove essi «già si avventurano persino in città, attaccando cani e gatti domestici, visti come cibo».
Corresponsabili del problema sarebbero le autorità e le norme troppo stringenti a protezione dei lupi, ha aggiunto la Kgzs. Per questo il ministero per le Risorse naturali dovrebbe «per prima cosa rivedere le regole sui permessi per l’abbattimento dei lupi». I contadini e gli allevatori «non devono più dover aspettare» di essere vittima di «svariati attacchi da parte dei lupi prima di poter agire, come oggi stabiliscono le linee guida». Ma quanti sono i lupi, in Slovenia? Tra i 120 e i 160 e circolano in branchi di una decina di esemplari, ha spiegato l’agenzia di stampa Sta. E mentre per gli orsi le regole sono più lasse e molto consistenti i numeri degli abbattimenti permessi – l’ultimo round prevedeva 230 orsi da abbattere su una popolazione di 1.100 – per i lupi le norme sono più rigide. Dietro gli appelli, un attacco da parte di un branco di lupi in un pascolo a «50 metri da una casa» nella zona della Gorenjska, ha raccontato la Camera.