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Giro del Friuli Venezia Giulia, niente ribaltoni a Gorizia: è un trionfo norvegese

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GORIZIA. Il norvegese Jørgen Nordhagen, classe 2005 del Visma Lease a Bike Development Team, ha vinto il 60° Giro Ciclistico della Regione Friuli Venezia Giulia per under23 ed élite.

Il giovane vichingo, già campione del mondo di sci di fondo, ha gestito alla perfezione la situazione nella quarta ed ultima tappa della corsa, sabato 7 settembre, da Sacile a Gorizia, rintuzzando nella seconda delle due ascese al San Floriano, l'ultimo attacco di Giulio Pellizzari (VF Group Bardiani CSF Faizanè). Quest'ultimo, ventunenne azzurrino già protagonista al Giro d'Italia 2024, in un bel duello con Tadej Pogacar sul monte Grappa, era partito da Sacile con 2 secondi di svantaggio rispetto all'avversario.

Era chiaro che solo staccando Nordhagen il giovane marchigiano sarebbe riuscito a vincere il Giro. In avvicinamento a Gorizia, la corsa l'hanno movimentata gli azzurri del Gravel, il bujese figlio e fratello d'arte Matteo Milan e, soprattutto Filippo Agostinacchio: la nazionale guidata da Daniele Pontoni ha dato battaglia, senza capitalizzare lo sforzo. Lo stesso Agostinacchio, premiato come atleta più combattivo, avrebbe meritato qualcosa di più. Sul traguardo di piazza della Vittoria, nel capoluogo isontino, ci si aspettava Matteo Malucelli, vincitore dello sprint della prima tappa a San Giorgio di Nogaro, e invece è emerso il messicano Cesar Macias Estrada, ennesima scoperta sudamericana di Gianni Savio, il più veloce di tutti, che ha battuto in volata lo sloveno Gal Glivar (UAE Team Emirates Gen Z) e il nazionale svizzero Nils Brun.

Nella classifica generale della corsa organizzata dalla Libertas Ceresetto, dietro a Nordhagen e Pellizzari, il terzo è stato lo spagnolo Pablo Torres (Team UAE); sesto e migliore dei friulani il bujese Davide Toneatti (Astana Qazaqstan Development Team), a 4’42” dal norvegese. Resta in Regione anche la maglia rossa di leader dei traguardi volanti, vestita dal sandanielese Giovanni Bortoluzzi (General Store – Essegibi – F.lli Curia), mentre Nordhagen, a conferma del suo dominio, ha fatto incetta di maglie, vestendo anche quella bianca degli U21, quella verde dei gpm e quella blu della classifica a punti.

Vederlo sul podio del Giro Fvg, nella stessa piazza che nel 2018 incoronò proprio Pogacar, rappresenta un augurio e, insieme, un pronostico che ieri, a Gorizia, hanno espresso in tanti. «Il team ha fatto un grande lavoro – ha confermato Nordhagen –. Questa è una vittoria importante per me, la prima in una classifica generale. Un passo importante nella mia carriera che sta procedendo nella direzione giusta».