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Сентябрь
2024

Porto di Trieste, gli operatori promuovono l’intesa Msc – Hhla: «Bene l’attrattiva del territorio»

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TRIESTE «Msc è un colosso, la sua presenza rafforzata a Trieste conferma l’attrattività del territorio, lo sviluppo dei traffici è garantito». La reazione di operatori e osservatori all’accordo, ormai prossimo, tra il gruppo italo-svizzero e la compagnia tedesca Hhla è un coro di applausi. «Se arriva più traffico siamo felici», è la sintesi di Francesco Mariani, presidente dell’Agenzia per il lavoro portuale e ad di Trieste Terminal passeggeri, la società che gestisce il traffico crocieristico. Ma un po’ tutti parlano di passaggio «positivo». Pure il sindacalista della Cisl Giulio Germani, che non nasconde tuttavia preoccupazione per la posizione dominante di Msc.

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Il tema, dopo il voto favorevole del Senato della Città di Amburgo, che detiene la maggioranza delle quote di Hhla, è quello dell’avvicinarsi di un’intesa che vedrà la compagnia rilevare il 49,9% di Hamburger Hafen und Logistik Ag. Il controllo rimarrà dunque pubblico, posto che la Municipalità continuerà a detenere il 50,1%, ma il passaggio interessa non poco il porto di Trieste vista la presenza di entrambi i gruppi, il primo al Molo Settimo, il secondo alla Piattaforma logistica, da cui gli amburghesi vogliono sviluppare la costruzione del Molo ottavo, dopo il finanziamento da 200 milioni recentemente accordato dal governo italiano.

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Per la chiusura dell’operazione servirà l’ultimo via libera della Commissione europea, ma il rafforzamento di Msc, il cui peso nel capoluogo regionale è cresciuto pure con l’intervento di reindustrializzazione dello stabilimento di Wärtsilä, dove ai motori navali si sostituiranno i carri ferroviari merci, è già sotto gli occhi di tutti. Un fatto «assolutamente importante», sottolinea il presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti, nell’anticipare, tra l’altro, altri possibili investimenti del colosso dello shipping sul nostro territorio: «Confido che la presenza di Msc sarà ancora maggiore, a conferma di un sistema Friuli Venezia Giulia che sta dimostrando una grande capacità attrattiva». Che cosa ci dobbiamo aspettare? «Credo non sia finita qui, ma non posso al momento dire altro».

Così Enrico Samer, che ricorda come Msc sia anche da poco salita all’80% in Tmt: «Il fatto che, acquisendo la quota di Hhla, la società sia presente nella Piattaforma logistica è qualcosa di estremamente positivo. Sia perché Msc è il più rilevante player al mondo nel settore container, sia per la sua espansione anche nelle ferrovie. E poi – prosegue il manager triestino – si tratta di un operatore che ha importanti legami con l’Italia, con scelte che in qualche modo hanno risvolti “di famiglia”, dunque diverse da quelle di altre multinazionali guidate esclusivamente dalla parte finanziaria». A intervenire sulla stessa linea è anche Roberto Pacorini, presidente dell’omonimo gruppo triestino, leader mondiale nella logistica del caffè verde e del cacao: «Nessun dubbio che siamo davanti a un’iniziativa che non potrà che fare del bene allo sviluppo dei traffici». Quanto alla posizione dominante di Msc che spaventa Germani («Un unico player del trasporto non è secondo me una buona cosa, il mercato ha bisogno di concorrenza»), Pacorini osserva che sì, «siamo a un monopolio che fa impressione. Ma, più che una preoccupazione, è una constatazione, non ci vedo nulla di negativo». E così Mariani: «Se questo ingresso significherà più traffico e più lavoro, non potremo che essere contenti. I porti sono aperti e regolati».

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Non mancano alcune posizioni più prudenti. Michela Cattaruzza, ad di Ocean, vede «un cambio di scenario alquanto rilevante che ovviamente è ancora in attesa dell’ultima valutazione dalla Commissione europea. Dal punto di vista locale – aggiunge – ritengo che l’aspetto principale sia l’effettiva realizzazione del Molo VIII e che l’operatività futura garantisca la massima fruibilità da parte dei traffici gestiti anche da altri operatori per garantire il libero mercato».

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Per il presidente degli spedizionieri del porto Stefano Visintin, «ogni investimento pubblico o privato che migliori le infrastrutture, materiali ed immateriali, del porto di Trieste rappresenta un vantaggio per i clienti che lo scelgono e gli operatori che li supportano. Se l’acquisizione delle quote di Hhla da parte di Msc permetterà la realizzazione di tali investimenti, in accordo con la legge italiana sulla gestione privata delle banchine, noi saremo ovviamente molto felici».