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Tagli al Serd di Mestre: scatta la protesta

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Davanti alla sede della Protezione civile regionale per chiedere una “Civile protezione”. E’ l’iniziativa andata in scena la mattina del 7 settembre al quartiere Cita di Marghera, proprio davanti alla sede della Protezione civile del Veneto, luogo diventato familiare ai veneti perché è da dove il presidente della Regione Luca Zaia, trasmetteva i suoi bollettini quotidiani ai tempi del Covid.

Il motivo della protesta riguarda sempre i servizi socio-sanitari, ma con il Covid non ha nulla a che fare. Riguarda piuttosto la battaglia che il Comitato Marghera libera e pensante sta portando avanti per chiedere maggiori servizi per arginare il problema dello spaccio e affrontare le conseguenze sociali legate al consumo.

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Sotto accusa è soprattutto il servizio del SerD. «Da tempo denunciamo la grave situazione in cui versa il serD di Mestre: ubicato in una zona problematica e con spazi inadeguati, costantemente sotto organico mancando medici ed operatori che dovrebbero essere quantomeno raddoppiati per far fronte alla portata dell’emergenza che stiamo vivendo, con lunghissime liste d’ attesa per le comunità terapeutiche».

«La Regione Veneto, in linea con il "modello Veneto" di sanità, tanto sbandierato dal governatore Zaia e dall’assessora alla sanità Lanzarin», prosegue il Comitato, «sceglie di tenere un dispositivo fondamentale come il serD in questa situazione. E gravi in questo caso sono, ancora una volta, le responsabilità di Brugnaro e della sua amministrazione che non hanno intrapreso nessuna iniziativa nei confronti della Regione. Il taglio dei servizi e del welfare in generale, il depotenziamento degli stessi, gli scarsi finanziamenti stanziati sono scelte che poi paghiamo noi cittadini, dal punto di vista della qualità della vita nella nostra città, e le persone per cui questi servizi sono vitali. Per questo abbiamo deciso di organizzare anche questo sabato un flash mob di protesta, per tenere viva l’attenzione su Marghera e per continuare a mobilitarci perché la nostra città».