Animali domestici uccisi dai lupi, è possibile chiedere un indennizzo
POLCENIGO. Lupi in Pedemontana, i proprietari degli animali domestici rimasti vittime di un attacco mortale possono chiedere l’indennizzo alla Regione. L’istanza può essere presentata non solo per gli animali da reddito sbranati dalla fauna selvatica, ma anche per quelli da compagnia.
Spetta poi all’ente regionale valutare le richieste e l’entità della somma erogabile ai proprietari a titolo di indennizzo.
La mappa
Dal 23 maggio al 28 agosto, quando è stato azzannato a Coltura di Polcenigo il cagnolino bianco Gringo sull’uscio di casa, la mappa degli incontri ravvicinati con i lupi sotto casa e delle predazioni di cani ha totalizzato 29 interazioni.
Tante le segnalazioni raccolte dalla Regione, Gestione grandi carnivori e Osservatorio biodiversità, anche tramite le stazioni forestali di Polcenigo e Pordenone.
Ma gli avvistamenti potrebbero essere anche in un numero di superiore, poiché non sempre gli attacchi o i tentativi di predazione vengono comunicati.
Il Comune in cui si è concentrato il maggior numero di segnalazioni negli ultimi quattro mesi è Caneva. I lupi hanno eletto a propria zona di caccia anche Polcenigo, Budoia, Aviano, Fontanafredda e San Quirino.
Finora non hanno mai manifestato un comportamento aggressivo nei confronti delle persone e non vengono ritenuti un pericolo per l’uomo.
Appostamenti notturni
La Regione ha intensificato da alcuni giorni l’attività di monitoraggio per individuare il potenziale sito di cattura dei lupi.
Quando almeno un esemplare sarà munito di radiocollare si potranno comprendere meglio le dinamiche e la composizione del branco (attualmente non si sa ancora se si tratti di una coppia o se si siano riprodotti e vi siano anche dei cuccioli).
Solo dopo aver dotato di un collare un lupo si potrà procedere anche agli interventi dissuasivi con proiettili di gomma o allarmi acustici, in modo da educare gli esemplari ad allontanarsi quando si avvicinano troppo alle abitazioni.
Il monitoraggio è stato affidato gli esperti dell’Università di Udine e gli uomini del corpo forestale.
Per riuscire a catturare un lupo sono necessarie 20-30 notti di appostamenti. Si monitorano i segni secondari della presenza dei lupi in loco o attraverso le fototrappole a raggi infrarossi collocate nelle aree frequentate con regolarità.
La Regione prevede anche l’intensificazione dei turni di osservazione in orario crepuscolare e notturno da parte delle stazioni forestali.
Per individuare un sito idoneo alla cattura potrebbero essere necessarie due o tre settimane.