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Topi in centro a Padova, la denuncia dei cittadini: «E’ l’effetto dei cantieri»

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«Non sappiamo più cosa fare, nel quartiere siamo barricati in casa. Presi dalla disperazione abbiamo segnalato il problema al Comune e speriamo di venirne a capo al più presto». Avvistamento di ratti che risalgono da terra sulle grondaie, attraversano terrazzini e corrono sui tetti per poi ridiscendere a terra, nel sottosuolo.

Questo l’oggetto dell’sos lanciato da alcuni residenti di via Accademia a Padova. A raccontare il problema è una dottoressa padovana che chiede di restare anonima: il tutto sarebbe esploso nell’ultimo mese in concomitanza dell’avvio dei cantieri propedeutici al tram in corso Milano.

Il racconto

«Probabilmente l’apertura della strada ha riversato in superficie i topi che solitamente abitano nelle fogne. Finché il selciato non sarà richiuso temo che ogni deterrente risulterà inefficace», riporta la donna con preoccupazione.

«Abito in questa strada dal 1998, non ho mai dovuto fare una derattizzazione ma date le circostanze mi sono resa portavoce del vicinato scrivendo al Comune», prosegue, «Pare non siamo stati gli unici a registrare e segnalare questo particolare disagio».

Una ditta di Vicenza prontamente contattata dai privati ha eseguito un sopralluogo per poi attuare tutte le procedure previste ad arginare il problema. «Sia io che chi abita nel circondario abbiamo trappole in giardino, nelle terrazze, in cortile ma il dramma persiste – chiarisce la donna – Lo specialista che ha curato l’operazione è intervenuto nel controsoffitto e sottotetto, identificando la specie come ratti di fogna». Ed ecco il punto: «Se provengono dalle fogne, fintanto che non torneremo alla normalità ogni azione sarà inefficace. Potenzialmente potrebbero esserci infiniti esemplari», lamenta.

Il servizio comunale

Il settore Ambiente e Territorio del Comune, dal canto suo, ha in carico le aree pubbliche che disinfesta e derattizza annualmente. Il servizio è affidato alla società Triveneta multiservizi, la stessa adoperatasi di recente in città con le procedure di contrasto alla diffusione del virus West Nile e Dengue.

Nella lotta alla popolazione murina (ratti e topi), fonte di problemi igienico-sanitari per le persone, gli operatori partono da una mappatura del territorio pubblico. Come si legge nell’opuscolo redatto dall’amministrazione, «l’intervento è condotto con particolare attenzione nelle realtà territoriali dove i muridi si riproducono e vivono più facilmente (ad esempio zone adiacenti ad allevamenti, industrie e depositi alimentari, mercati ortofrutticoli, magazzini generali, discariche, fossati e canali eccetera).

Viene realizzata una rete di postazioni costituite da mangiatoie protette, entro cui vengono collocate le esche rodenticide, evidenziate territorialmente da appositi cartelli indicatori, sono periodicamente monitorate». Ma mentre le segnalazioni o richieste di derattizzazione in aree pubbliche possono essere effettuate chiamando lo 049 7445959 o scrivendo a pim.padova@comune. padova. it, in aree private è a carico dei cittadini.

«Per i casi di topi avvistati all’esterno, previa verifica si valuta se predisporre interventi specifici», sottolinea la responsabile del settore Ambiente, Laura Salvatore. Se sussistono le condizioni, la stessa ditta posiziona le esche e ne segue l’evoluzione, rimpiazzandole qualora vengano mangiate.

«Non è una prassi veloce, i topi e ratti sono animali intelligenti, se vedono morire un loro simile non ripetono l’errore», nota Salvatore.

Se il caso di via Accademia è stato fino ad ora inedito, l’estate padovana così come quella di molte altre città non è estranea al proliferare di squittii, code e zampette.

«Il caldo, e il cibo spesso lasciato per strada dai turisti, alimentano il fenomeno in questa stagione», fa presente la referente. Guardia alta anche nel periodo autunnale quando ratti e topi entrano facilmente negli edifici in cerca di cibo.