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A Padova nominati oltre duemila supplenti: «Tutte le cattedre saranno coperte»

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Venerdì mattina all’Ufficio scolastico provinciale è iniziata la corsa contro il tempo per garantire l’avvio regolare dell’anno scolastico 2024 - 2025, che, come in tutto il Veneto, inizierà mercoledì 11, con tutte le cattedre coperte fin dal primo giorno di scuola. Solo per i ragazzi dell’Undicesimo IC –Vivaldi la prima campanella suonerà lunedì 9 settembre in base ad una delibera del Consiglio d’Istituto, che ha deciso di allungare le vacanze di carnevale.

Come da programma, sono state assegnate, con il sistema della piattaforma tecnologica, tutte le supplenze annuali necessarie dopo che nelle settimane passate erano stati già assegnati i posti di ruolo.

In tutto le supplenze assegnate sono 2.273, di cui 947 sui posti comuni della scuola secondaria (primo e secondo grado, ossia medie e istituti superiori), 290 nelle scuole primarie, sempre sui posti comuni, 25 nelle scuole dell’infanzia, 39 su posti di personale educativo (comprese i convitti) e 972 su posti di sostegno.

Sono, più o meno, gli stessi numeri dell’anno scorso. Nonostante per il nuovo anno scolastico ci siano 1.300 studenti in meno rispetto all’anno 2023-2024, il ministero dell’Istruzione ha voluto confermare gli organici. Ci saranno dunque classi meno affollate e dovrebbero diventare un ricordo, ad esempio, le aule degli istituti superiori con 30-31 alunni, le cosiddette classi pollaio.

Tutti i nuovi docenti nominati dovranno presentarsi nelle scuole di assegnazione lunedì prossimo, sperando che non ci siano più le stesse sorprese dell’anno scorso, quando molti docenti nominati non si sono presentati perché nel frattempo avevano trovato un altro lavoro, nel pubblico impiego o nelle aziende private. Posti a tempo indeterminato e più remunerativi rispetto agli stipendi iniziali degli insegnanti, che restano tra i più bassi nell’Unione Europea.

Ancora una volta il numero dei docenti precari che occuperanno i posti di sostegno in tutti gli ordini di scuola è altissimo. Sono quasi mille. Un commento amaro a tale proposito arriva dall’assessora comunale all’istruzione.

«I 972 posti di sostegno a tempo determinato a scadenza annuale sono troppi», sostiene Cristina Piva. «Così va a farsi benedire la continuità educativa e didattica nei confronti dei ragazzi e delle famiglie dei disabili. Questo succede perché le Università, nello specifico quelle di Padova e Verona, non riescono a laureare e abilitare gli studenti iscritti. Per il sostegno serve un radicale e drastico cambio di passo. Le famiglie sono stanche di avere ogni anno un docente di sostegno diverso, che, nella maggioranza dei casi, dopo alcuni anni sceglie di fare altro».

Ma cosa dicono i singoli presidi delle nomine di venerdì di un così alto numero di docenti? «Per i due Comprensivi dove sono dirigente titolare e dirigente reggente, ossia il Nono e l’Undici a pochi giorni dal suono della prima campanella mi mancano solo pochi insegnanti, alcuni di matematica e altri nei posti di sostegno», spiega Concetta Ferrara.

«Sono fiduciosa che arrivino già lunedì prossimo. Al momento non posso fare altro che ringraziare il dirigente Natale per tutto quello che sta facendo per garantire l’avvio regolare del nuovo anno scolastico». Il preside del Calvi non evidenzia nessun tipo di problema: «I miei docenti sono quasi tutti di ruolo», spiega Giuseppe Turetta. «Mi manca solo una cattedra d’informatica».