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Rubato il defibrillatore appello della Croce Rossa «Salva vite, restituitelo»

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il caso

mortara

Cosa se ne potranno mai fare dei ladri di un defibrillatore semiautomatico è difficile saperlo. Di certo, furto o vandalismo che sia, il defibrillatore pubblico che si trovava nell’apposita teca davanti a palazzo Cambieri è sparito. Pieno centro, proprio accanto al comando della polizia locale di Mortara di corso Garibaldi. Quel che è rimasto è la teca rotta, ora desolatamente vuota. Un danno da circa 1.500 euro, questo il costo con cui si possono reperire sul mercato i defibrillatori semiautomatici. Sono strumenti salva vita, sempre più diffusi negli ultimi anni. Possono essere usati anche dai passanti, prima ancora che arrivano i soccorsi, per praticare la rianimazione cardiaca ad una persona colpita da arresto cardiaco improvviso.

Anche a Mortara ne sono stati installati diversi, in punti strategici della città. Diversi studi internazionali dimostrano infatti che le possibilità di sopravvivenza di una persona colpita da arresto cardiaco improvviso aumentano in maniera esponenziale se viene praticato il massaggio cardiaco e poi anche l’uso del defibrillatore semiautomatico. Proprio come quello rubato a Mortara negli scorsi giorni.

Il defibrillatore era stato installato nell’ambito di un progetto della Croce Rossa di Mortara. La teca, come tutte le altre dei Dae semiautomatici presenti in Italia, è collegata alla centrale operativa del 118 . « Il defibrillatore sparito era inserito nel progetto “Mortara Cardioprotetta” e posizionato nella facciata di Palazzo Cambieri - spiegano dal comitato mortarese della Croce Rossa -. Preghiamo di restituirlo o almeno, se qualcuno sa o ha visto qualcosa, di segnalarlo. È un progetto importante. Quanto accaduto è un fatto grave».S.bar.