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“Che dolore interpretare Mussolini, io sono antifascista”: il lacrimevole monologo di Luca Marinelli, costretto a fare il Duce (video)

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Luca Marinelli, già interprete di personaggi sulfurei come il pericoloso capo gang di Lo chiamavano Jeeg Robot, il rapinatore tossicodipendente di Non essere cattivo e il super criminale per antonomasia Diabolik, stavolta ha sentito addirittura il bisogno di “giustificare” la ragione della sua interpretazione particolarmente convincente di Benito Mussolini, nella serie tv Sky tratta dal romanzo di Antonio Scurati.

Marinelli: “Ho fatto Mussolini però sono di famiglia antifascista…”

Lo ha fatto nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’opera, a Venezia. Che si sia costretti a una premessa così accorata la dice tutta sul conformismo che regna all’interno del mondo del cinema italiano. Il rischio, non detto, è quello di apparire troppo convincenti, quindi apologetici, rischiando di vedersi criticare dai “compagni”.

A Luca Marinelli un consiglio quando recita da antifascista: “Anche meno”

Quindi, alla stampa, l’attore romano ha riservato il pistolotto della “famiglia antifascista”, della sua interpretazione intesa come “missione” per le giovani generazioni. Un’omelia antifascista che poteva tranquillamente risparmiarsi. Come si usa dire nel mondo della recitazione: “Anche meno, Marinelli”.

Perché a questo punto Marinelli doveva farla anche quando ha interpretato Diabolik: premettendo che lui, nella vita privata, i coltelli li usa solo per sbucciare le mele e che non ha intenzione di svaligiare banche o gioiellerie. Un bravo attore (e Luca Marinelli non è bravo, è bravissimo), non ha bisogno di giustificarsi. Ce lo vedete Antonhy Hopkins che alla presentazione del Silenzio degli innocenti, premette che lui non mangerebbe mai carne umana e che viene da una famiglia vegana? Insomma, quel tono di voce spezzato dall’emozione col ciglio vibrante è parso meritevole di miglior causa. Il retropensiero è che il rito pubblico di Venezia sia stata una messa in scena banalotta, per “vendere” ancora meglio il “prodotto” alla platea “sinceramente democratica e antifascista”.

“M. Il figlio del secolo” su Sky dal 2025

A Venezia, l’opera è fuori concorso ma la serie più attesa del prossimo anno. Domani arrivano i primi 4 episodi di ‘M – Il figlio del secolo’ (8 episodi), la serie targata Sky diretta da Joe Wright. A interpretare Benito Mussolini appunto uno fra i più apprezzati attori italiani, Luca Marinelli, vincitore del David di Donatello, del Nastro d’Argento, della Coppa Volpi a Venezia e del prestigioso Shooting Stars Award al Festival di Berlino. Tratta dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati vincitore del Premio Strega, la serie ripercorrerà la Storia dalla fondazione dei Fasci Italiani nel 1919 fino al discorso di Mussolini in Parlamento nel 1925, dopo l’omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti. Offrirà, inoltre, uno spaccato del privato di Mussolini e delle sue relazioni personali, tra cui quelle con la moglie Rachele, con l’amante Margherita Sarfatti e con altre figure emblematiche dell’epoca.

 

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