US Open: se Sinner va in finale, meglio Fritz o Tiafoe? Prima però c’è Draper
Jannik Sinner non si sbilancia mai e non vogliamo farlo neanche noi. Jack Draper non ha ancora perso un set allo US Open del 2024 e il giovane britannico non sembra temere più nessuno.
Non si può nascondere il fatto che Sinner sia dato favorito nella semifinale che si giocherà alle ore 21 italiane di venerdì 6 settembre, sul centrale di Flushing Meadows. Eppure, Draper ha vinto l’unico precedente tra i due nel 2021, sull’erba del Queen’s. Tempi diversi, superfici differenti ma nelle sfide come queste tutto conta. Ed è facile pensare che quando Draper sarà costretto a scavare dentro di sé per provare a vincere, si appellerà anche a questo ricordo.
L’altra partita da non perdere sarà quella tra due amici che stanno ricostruendo il tennis americano, Taylor Fritz e Frances Tiafoe. Si giocheranno un posto in finale, nel primo derby americano dal 2005 in semifinale a New York.
Se riguardiamo un attimo quello che è successo negli ultimi 10 giorni, possiamo affermare che in questo US Open le sorprese non sono mancate: Carlos Alcaraz è stato eliminato dal numero 74 del ranking ATP, Botic Van de Zandschulp; Novak Djokovic è uscito dal torneo per mano di Alexei Popyrin.
Ma nell’ipotesi in cui questa volta tutto vada come deve andare, con Sinner vincitore in semifinale, l’altoatesino si ritroverebbe un americano di fronte al pubblico spietato e patriottico dell’Arthur Ashe.
Ipotesi di una finale Sinner-Tiafoe
Se la finale fosse Sinner-Tiafoe, US Open e Cincinnati avrebbero la stessa finale solamente per la seconda volta nella storia, precisamente dal 1899. Era già successo nel 2015, quando Federer sconfisse Djokovic a Cincinnati, prima che il serbo si prendesse la sua rivincita allo US Open, di nuovo contro Federer.
Sarebbe invece la prima volta nella storia che entrambe le finali, femminile e maschile, si ripetano sia a Cincinnati che allo US Open. Aryna Sabalenka e Jessica Pegula si sono già assicurate il primo posto della scena.
Ma torniamo a Sinner. L’altoatesino sarebbe decisamente favorito contro Frances Tiafoe. Nei loro 5 precedenti incontri, l’azzurro ha vinto 4 volte e perso solamente uno scontro. La loro prima sfida risale al 2019, nei quarti di finale del torneo ATP di Anversa, in Belgio quando Sinner vince 2 set a 1. Un mese dopo, si ritrovano a Milano per le Next Gen Finals, ancora sul cemento indoor, ancora una vittoria di Jannik. Lo statunitense deve aspettare la semifinale a Vienna nell’ottobre del 2021 per riuscire finalmente a togliersi l’unica soddisfazione contro Sinner. La superfice è sempre la stessa ma Tiafoe vince 2 set a 1, elimina l’azzurro e conquista la finale. Sinner torna a Vienna un anno dopo e nei quarti di finale, csi prende la rivincita in poco più di un’ora. È una vittoria netta che dimostra un livello di tennis ormai superiore rispetto a quello dello statunitense.
Sono trascorsi due anni da quella sfida quando lo scorso agosto, Tiafoe è di nuovo dall’altra parte della rete in finale a Cincinnati, per impedire al suo acerrimo rivale Sinner di prendersi il terzo titolo Masters 1000. Ma lo statunitense regge solo un set prima che l’azzurro prenda il largo: Sinner conquista il primo set al tie-break e domina il secondo parziale.
Questa volta sarebbe diverso, ogni partita lo è. Soprattutto perché il pubblico dell’Arthur Ashe sogna un vincitore americano e Tiafoe potrebbe cogliere l’occasione di avere un’energia unica con sé, imparagonabile a qualsiasi altro stadio.
Ipotesi di un’altra finale: Sinner-Fritz
E lo stesso, potrebbe fare Taylor Fritz, che contro Sinner partirebbe certamente più favorito del suo connazionale. Fritz ha incontrato l’attuale numero 1 del mondo solamente due volte e sempre a Indian Wells. Una volta ha vinto e una volta ha perso. Due periodi storici molto diversi nella carriera di Sinner, così come l’andamento delle partite. Nel 2021, durante il loro primo incontro, Fritz vince gli ottavi di finale in due set e dimostra grande superiorità. La gerarchia cambia in fretta quando ai quarti di finale dei due anni dopo, Sinner è cresciuto, insieme al suo tennis. Non è una vittoria facile quella dell’altoatesino, ci vogliono 2 ore e mezza per vincere in 3 set. Ma quello sarà solo l’inizio di un’annata indimenticabile per Sinner, un 2023 da oscar.
Dopo aver vinto contro Alexander Zverev nei quarti di finale, Fritz ha rivelato che la sconfitta di quest’anno contro Lorenzo Musetti a Wimbledon gli ha dato la carica per cambiare le cose: “Ho capito che i quarti di finale non mi bastavano più, non voglio accontentarmi mai più. Ora sono meno nervoso e nei momenti chiave fa la differenza”. Forse avere Sinner dall’altra parte della rete, un altro italiano, il numero 1 del mondo, potrebbe essere il vero traguardo da superare per Fritz. La motivazione che cerca per affermarsi tra i grandi. “È bello essere in semifinale, ma il lavoro non è finito” ha aggiunto Fritz in conferenza stampa.
Già, il lavoro non è finito per nessuno. E prima di pensare ad una possibile finale, c’è una semifinale per nulla scontata da giocare per Sinner, contro il coetaneo Jack Draper.
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