Un 18enne è morto carbonizzato in cella a San Vittore: “Nel 2024 già 180 morti tra detenuti e secondini”
Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, ha raccontato l’ennesima tragedia avvenuta in un carcere italiano, una carneficina silenziosa della quale il governo non sembra volersi interessare.
«Un ragazzo di 18 anni, detenuto nel carcere di San Vittore, è morto carbonizzato questa notte a seguito dell’incendio che – sembrerebbe – lo stesso aveva appiccato all’interno della propria cella. Una morte drammatica, che racconta dello stato di profonda crisi in cui versa il nostro sistema penitenziario che, da gennaio, ha fatto registrare 69 suicidi e altre 104 morti tra le persone detenute e 7 suicidi tra gli agenti di polizia penitenziaria».
«In più una serie di proteste che hanno interessato numerosi istituti (anche minorili) in tutte le regioni italiane, con un tasso di sovraffollamento arrivato ad oltre il 131% e in costante crescita, con strutture penitenziarie a volte fatiscenti. Per questo, come Antigone, chiediamo una commissione parlamentare d’inchiesta sulla condizione delle carceri».
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