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Stazione di Ivrea, incontro tra Comune e Rfi, chiesti in comodato i locali di corso Nigra

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IVREA. Un comodato d’uso gratuito per riqualificare la zona della vecchia stazione, la sala d’aspetto e i locali che affacciano su corso Nigra. Lo ha chiesto il sindaco di Ivrea Matteo Chiantore durante l’incontro che si è tenuto ieri su Rfi. «C’è stata apertura da parte loro - spiega Chiantore -. Ci siamo aggiornati tra 15 giorni».

I temi sul piatto erano tanti. Non ultimo quello del mezzo milione di euro chiesto dal Comune a Rfi per l’occupazione di piazza Perrone e via Riva, per il cantiere per l’elettrificazione della ferrovia. Spiega Chiantore che «fermo restando che la nostra opposizione al ricorso di Rfi era dovuta, ci sono interlocuzioni in corso e un dialogo proficuo». La questione si muove su un crinale giuridico quanto mai incerto per entrambe le parti.

Rfi ritiene di non dover quei soldi al Comune di Ivrea. Infatti ha predisposto un ricorso al presidente della Repubblica contro l’idea di dover pagare il canone unico patrimoniale per l’occupazione di suolo pubblico. Il regolamento comunale non prevede l’esenzione per le società di capitali, nonostante l’interesse pubblico indubbio dell’opera. Tutt’altro che scontato, dunque, l’epilogo per cui bisognerà attendere ancora un po’ di tempo.

L’altro grande tema sul tavolo era la gestione della stazione e la risoluzione di alcune zone d’ombra. «Abbiamo parlato di manutenzione, pulizia e vigilanza - precisa Chiantone –. Essendo una multiproprietà nostra e loro dobbiamo chiarirci. Tutta la zona vecchia stazione, anche di pregio architettonico, porta dell’Ivrea Unesco, è sotto utilizzata. La ex biglietteria, e la sala di aspetto non servono a nessuno. Così abbiamo chiesto a Rfi se avesse progettualità in corso o, appunto, se c’era disponibilità a darci quei locali in comodato d’uso gratuito. Si sono detti disponibili a valutarlo». Quale luogo migliore, per un ufficio turistico di Ivrea, ad esempio? «Sulle pulizie e le manutenzioni vanno chiariti alcuni aspetti - precisa il sindaco - ma è innegabile che oggi per Ivrea passi una maggior utenza, diventando di fatto capolinea del treno per Aosta. Quindi c’è bisogno di passaggi più frequenza».

Sulla questione stazione e Movicentro, il capogruppo di Azione-Italia Viva, Massimiliano De Stefano, ha preparato un’interpellanza e due mozioni per il prossimo consiglio comunale. «Non si deve fare confusione su un punto - spiega –: bene ha fatto Chiantore a chiedere i locali della vecchia stazione, ma il degrado, l’incuria, sono vicende che succedono per lo più tra il sovrappasso e il Movicentro. È una buona idea per riqualificare, ma non è risolutiva su questo versante, dove c’è il reale degrado dove accadono episodi di violenza e microcriminalità. Qui servono fondamentalmente due misure: ripristinare la videosorveglianza che non funziona e introdurre un posto di polizia all’interno della stazione».

Tante le questioni irrisolte da tempo: i bagni chiudono insieme al Movicentro alle 20, ma i treni arrivano fino a dopo le 23. Anche durante la giornata, poi, mancano indicazioni: così non è raro trovare pendolari che fanno i loro bisogni sotto la scala o vicino l’isola ecologica. «Dei bagni devono esserci - precisa De Stefano -. Parliamo di migliaia di utenti che durante il giorno non hanno bagni. Non ci sono indicazioni sui servizi pubblici». E poi c’è la questione dei bus sostitutivi, che De Stefano non dimentica. «Preferiamo che i pendolari arrivino 7 minuti prima ad Aosta prima ad Aosta o la sicurezza dell’area?», chiede il consigliere. —