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Canavese, ecco i dirigenti delle scuole, tra la novità  Borelli al Moro di Rivarolo e  Paladino al comprensivo 2 di Ivrea

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IVREA. Anche quest’anno si inizia con un bel numero di istituzioni scolastiche senza dirigenti scolastici titolari. Nel Canavese il problema riguarda sia gli istituti comprensivi sia le secondarie di secondo grado. A Ivrea il comprensivo 1 (Massimo D’Azeglio), vacante a seguito del recente pensionamento della preside Anna Piovano, è stato assegnato in reggenza a Roberta Subrizi, dirigente a Vistrorio, mentre il preside Enrico Bruno dell’Iis Cena continuerà ad avere in reggenza l’Iis Olivetti. Al secondo comprensivo di Ivrea arriva Irene Paladino che fino allo scorso anno scolastico era a Settimo Vittone, affidato ora in reggenza a Chiara Sperotto, titolare a Mongrando.

Altri reggenti ci saranno anche all’Istituto comprensivo di Pont Canavese (Daniele Vallino, titolare del 25 Aprile-Faccio di Cuorgné-Castellamonte), al comprensivo di Castellamonte (Stefania Prazzoli, titolare al comprensivo di Volpiano) al comprensivo di Forno (Mariella Milone, titolare a Cirié 2), al comprensivo di Cuorgné (Antonio Balestra, titolare al liceo Cottini di Torino) e al comprensivo di Valperga (Valeria Miotti, dirigente al comprensivo di Favria). Ai due comprensivi di Chivasso sono stati assegnati come reggenti Fulvio Genero e Angelina Cogliano, mentre a San Benigno va Cosetta Borelli, dal 1° settembre titolare al Moro di Rivarolo).

Cristina Marta, preside del comprensivo di Pavone continuerà anche quest’anno ad avere in reggenza il comprensivo di Cigliano.

Va detto che la situazione potrebbe anche cambiare nelle prossime settimane a causa di una intricatissima vicenda legata all’ultimo concorso per dirigenti scolastici. A metà agosto, infatti, il ministero aveva pubblicato la graduatoria del concorso bandito nel 2023 per sanare una situazione altrettanto complicata risalente al 2017. La graduatoria sarebbe dovuta servire per assumere 519 dirigenti in tutta Italia in modo da ridurre drasticamente le reggenze (il ministro ha parlato di azzeramento del “doppio incarico”). Pochi giorni dopo, però un gruppo di partecipanti al concorso ha presentato ricorso al Tar Lazio che, in men che non si dica, ha sospeso gli effetti della graduatoria, fino al momento in cui la questione non verrà decisa in via definitiva (una prima udienza del Tar è prevista per il 5 settembre, una seconda l’8 ottobre). Per almeno un mese, comunque, le cose non dovrebbero cambiare; ma, se il Tar dovesse respingere i ricorsi, la graduatoria verrebbe “sbloccata” e il ministero potrebbe nominare i vincitori di concorso sulle sedi disponili (in provincia di Torino ce ne sono poco meno di 50 che attualmente sono appunto affidate ad altrettanti reggenti).