Sul gradino più alto: Monica d’oro e mai così brava

PAVIA. L’inno di Mameli cantato tutto e a squarciagola, l’abbraccio con i genitori presenti alla Defense Arena dopo la premiazione con la medaglia d’oro al collo. Una giornata indimenticabile per Monica Boggioni, che quando tocca al termine della gara guarda verso il tabellone elettronico per sincerarsi che è lei la nuova campionessa olimpica dei 50 rana SB3, abbassando di due secondi il personale, seguita dal tecnico Guy Soffientini. Sollecitata dopo le qualificazioni, Monica aveva ripetuto «Aspettiamo la finale», sapeva che il sogno poteva realizzarsi alle 18.59. E così è stato. Il sorriso da quel momento non l’ha mai abbandonata, mentre papà Marco e mamma Anna si sono commossi, fino a quando hanno potuto abbracciarla in diretta tv al termine della cerimonia della consegna della medaglia.

Dopo i due bronzi nei 100 e 200 stile S5 Boggioni, ha compiuto una impresa. Monica, Pavia Nuoto e Fiamme Oro, ha una diplegia spastica e ha iniziato a nuotare a due anni, cominciando a gareggiare a quindici grazie al sostegno costante dei suoi genitori e all’iniziativa Pavia Nuota con noi avviata da Davide Bellingeri.

«Sono felicissima – afferma Monica Boggioni subito dopo la gara – dopo l’esito della batteria sapevo che avrei potuto pensare alla medaglia d’oro, visto il tempo che avevo realizzato e quello delle mie avversarie. Ho nuotato determinata e molto concentrata. In questo modo ho centrato quello che è l’obiettivo della mia vita sportiva. Ho anche fatto un po’ di festa con i miei genitori e i miei amici presenti in piscina, ma poco perché domani (giovedì 5) sarò in acqua alle 11.22 nella staffetta 4x50 mista misti, con la finale alle 20.02. Vincere davanti ai miei genitori e in un contesto come quello della piscina francese con tanti spettatori è stato qualcosa di incredibile. Voglio dedicare quest’oro alla mia famiglia e a tutti quelli del mio staff che mi hanno supportato nel percorso fino all’oro olimpico. Ognuno ha dato il massimo».