US Open, semifinale da record per Sinner: raggiunti miti del tennis italiano
Nella notte italiana tra mercoledì 4 e giovedì 5 settembre, Jannik Sinner ha superato in quattro set, al termine di una partita non indimenticabile sul piano tecnico, Daniil Medvedev nei quarti di finale dello US Open 2024. L’altoatesino raggiunge quindi in semifinale un Jack Draper in formato deluxe, che in tutto questo torneo non ha ancora perso un set, con la possibilità però di sognare in grande, dal momento in cui tutti i principali favoriti per il successo finale hanno salutato in anticipo la compagnia. Al di là di questo pronostico, l’accesso al penultimo atto del classe 2001 è storico per l’Italia.
Jannik Sinner, infatti, diventa il primo rappresentate del Bel Paese a raggiungere la semifinale in tutti e quattro gli Slam, tre dei quali per altro in questo 2024. Prima di lui, ad andarci vicino più di tutti gli altri era stato Matteo Berrettini. Per ‘The Hammer’ all’appello manca solo il Roland Garros, dopo esserci riuscito allo US Open nel 2019, a Wimbledon nel 2021 e all’Australian Open nel 2022. In ogni caso l’altoatesino, grazie a questo traguardo, raggiunge i grandi miti del tennis italiano come plurisemifinalista Slam. Insieme a lui diventano infatti 7 gli ‘azzurri’ che, nella loro carriera, hanno conquistato l’accesso al penultimo atto in più di un major.
US Open, Sinner nella storia: primo italiano in semifinale in tutti gli Slam
Oltre ai due citati Jannik Sinner e Matteo Berrettini, c’è innanzitutto Nicola Pietrangeli, in testa a quota cinque. Di queste semifinali, però, quattro le ha conquistate al Roland Garros (1959, 1960, 1961, 1964), a cui si aggiunge Wimbledon 1960. A tre, esattamente come ‘The Hammer’, anche Adriano Panatta, tutte al French Open (1973, 1975 e 1976). Infine un terzetto a due: Corrado Barazzutti (US Open 1977 e Roland Garros 1978), Giorgio De Stefani e Beppe Merlo. Questi ultimi due hanno raggiunto il penultimo atto sempre nello Slam sulla terra rossa: il primo nel 1932 e nel 1934, il secondo nel 1955 e nel 1966.