Niccolò Piccionne, nuovo volto Ueb Cividale: «Sono umile e ambizioso, con Pillastrini crescerò»
LIGNANO. «Tre caratteristiche per descrivermi? Umile, ambizioso e con tanta voglia di imparare». Niccolò Piccionne è uno dei nuovi volti della UEB Cividale.
Playmaker di 190 centimetri nato nel dicembre 2005, è cresciuto cestisticamente nella sua Ancona, dove l’anno scorso in canotta Stamura ha chiuso a 15 punti di media in Serie B Interregionale.
In estate la scelta di provare il doppio salto, passando direttamente in Serie A2: «Ho lasciato per la prima volta casa, la mia comfort zone, scegliendo Cividale perché nonostante sia ormai una piazza affermata conserva un ambiente familiare di cui tutti mi hanno parlato bene. E poi c’è coach Pillastrini: per chi punta a crescere è una garanzia».
Un ambiente giovane ed entusiasta, un coach esperto che non guarda alla carta d’identità dei suoi giocatori, ma anche dei mentori di altissimo livello nel proprio ruolo: «Redivo e Marks sono stati tra i migliori della passata stagione, giocare con loro è un onore. Lo stesso vale per Rota: è un giovane veterano, ogni giorno da lui e dal resto dei compagni cerco di rubare dettagli preziosi per crescere. I senior sono sempre disponibili con noi più giovani: ci viene solo chiesto di dare sempre il 100%, tenendo altissima l’intensità in allenamento. Il modo migliore per fare lo stesso poi sul campo».
Niccolò da buon playmaker è un amante dei giocatori estrosi, quelli capaci di trovare linee di passaggio invisibili e di strappare le ovazioni del pubblico.
Se potesse quindi rubare un talento ai grandi del basket mondiale non avrebbe dubbi: «Dall’Europa prenderei l’estro e la visione di gioco di Milos Teodosic, uno dei registi più forti di sempre, mentre dall’NBA sceglierei il controllo del gioco e del proprio corpo di Nikola Jokic (centro dei Denver Nuggets, 3 volte MVP, ndr): nonostante la stazza incredibile riesce a fare cose magnifiche».