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Gattone abbandonato nel chiostro del Santo di Padova con un bigliettino: «Spero trovi famiglia»

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Un bigliettino anonimo e un trasportino nero con all’interno un gatto sono stati lasciati nel chiostro della Basilica del Santo di Padova. Un ritrovamento inaspettato quello di martedì 3 settembre da parte di un addetto al servizio in chiesta: un micio già adulto, tigrato con delle striature nere e degli enormi occhioni gialli impauriti.

Il biglietto

“Gatto Abbandonato. Si chiama Ched in buona salute. È sterilizzato e vaccinato. Tutto ok. Spero che trova una famiglia che si tratta bene”, c’era scritto nel cartoncino anonimo lasciato sul trasportino.

Il bigliettino, viste la calligrafia e la grammatica incerte, sembrerebbe essere stato scritto da una persona anziana di lingua straniera.

Una forte richiesta di aiuto quella del padrone sconosciuto che pare non potesse continuare a prendersi cura dell’animale. Accanto al trasportino solo una borsetta di tela bianca annodata con all’interno delle crocchette e del cibo umido, probabilmente i preferiti di Ched.

Un caso insolito, una pratica inusuale utilizzata nel passato con i bambini ancora in fasce che spesso venivano lasciati alle porte delle chiese dalle madri che speravano per loro in un futuro migliore, lo stesso che ora si augura l’ex proprietario del felino. Insomma, il primo caso di “gatto esposto”.

Un abbandono sofferto

La situazione lascia sicuramente pensare all’abbandono sofferto di una persona credente che confida nell’aiuto della Provvidenza. Sicuramente, il fatto che questo sia avvenuto nel chiostro di una chiesa e non sul ciglio della strada come capita purtroppo molto spesso, fa pensare ad una decisione ragionata. Fortunatamente infatti, l’abbandono è avvenuto in un luogo molto frequentato, dove nonostante l’ora tarda, nel giro di poco tempo qualcuno si sarebbe sicuramente accorto del trasportino. E così è stato.

Il lavoratore del Santo, trovatosi davanti al gatto inerme all’interno della gabbietta ha subito avvisato le associazioni che operano in difesa degli animali.

Il micio è stato portato a casa di una volontaria dell’Oipa di Padova.

Il 4 settembre pomeriggio il felino è stato poi portato dal veterinario.

Il micio affidato ai volontari

«Il gatto è ancora tanto stressato a causa dell’accaduto», ha dichiarato la delegata dell’associazione Marina Barzon a seguito della visita medica, «Vista la situazione non abbiamo pensato di proseguire con ulteriori esami. Il gatto è molto in sovrappeso e pertanto verrà seguito e messo a dieta. Ha un microchip e nei prossimi giorni cercheremo di capire da dove proviene. Nel frattempo siamo fortunatamente riusciti a trovargli uno stallo dove poter essere accudito e amato. Dovremmo però fare delle verifiche con l’Usl per chiarire la questione del microchip e risalire all’eventuale proprietario».

Ogni anno vengono abbandonati oltre un centinaio di gatti tra Padova e provincia.

Tantissimi gli interventi quotidiani dei volontari che prontamente corrono in soccorso degli animali indifesi e proprio alcune settimane fa è stato lanciato un sos: a fronte del boom di abbandoni c’è bisogno di persone che possano aiutare negli accoglimenti temporanei dei mici lasciati soli.

Le associazioni sono sempre pronte ad accogliere le richieste d’aiuto di padroni in difficoltà prima che si arrivi a gesti estremi come quello dell’abbandono.