Scuola, al via l’anno del “cambio di passo”: il messaggio di Valditara a studenti e docenti
Alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico, che prende il via il 5 settembre con il trillo delle campanelle negli istituti di Bolzano, cui poi seguiranno via via quelli delle altre regioni, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha inviato agli studenti il messaggio di rito. Come consuetudine, ci sono gli auguri a studenti e personale scolastico, ma anche una panoramica delle “tante novità” che determinano un “cambio di passo”. Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito all’evento ‘Da uno sguardo: film di studentesse e studenti sulla violenza maschile contro le donne’ alla Biennale di Venezia.
Il messaggio di Valditara per l’inizio del nuovo anno scolastico
Valditara, che oggi alla mostra del Cinema d Venezia ha anche partecipato alla premiazione del concorso “Da uno sguardo – film di studentesse e studenti sulla violenza maschile contro le donne”, nel messaggio video postato sui propri social entra subito nel merito, parlando della “riforma in via sperimentale dei tecnici professionali del 4+2, per offrire una formazione più moderna e mettere sempre più in collegamento la scuola con le esigenze del mondo del lavoro”. “Entra a pieno regime – prosegue il ministro – il docente tutor e il docente orientatore che ha già iniziato a operare nella seconda parte dello scorso anno scolastico. Partirà a settembre anche un grande piano di orientamento che coinvolgerà le famiglie in tutte le scuole per poter fare scelte adeguate”.
Le “tante novità” che attendono studenti, docenti e famiglie
Valditara prosegue poi ricordando le nuove linee guida sull’educazione civica, che proprio in queste ore hanno ricevuto anche il plauso del Moige, il Movimento italiano genitori. Hanno lo scopo, spiega il ministro nel suo messaggio, di “far conoscere la nostra Costituzione a 360 gradi perché insegna valori meravigliosi: prima di tutto della persona umana posta al centro e valorizza la cultura del rispetto della persona. Dobbiamo anche rispettare la proprietà pubblica e privata – continua il ministro – l’educazione al rispetto passa dalla centralità della responsabilità individuale, non deve esserci solo il primato della responsabilità collettiva come si è detto in passato”. Il titolare dell’Istruzione prosegue ricordando i corsi potenziati di italiani per gli studenti stranieri, “perché vogliamo integrare e includere e non fare differenze”, “per realizzare veramente una scuola efficace”. “I genitori – ricorda ancora – potranno scegliere la continuità didattica per il sostegno ed oltre 85 mila docenti sul sostegno avranno formazione specialistica”.
Responsabilità, inclusione, lotta all’abbandono: l’anno del “cambio di passo”
C’è poi il potenziamento di “Agenda sud”, che “ha iniziato a dare primi importanti risultati: abbiamo registrato un recupero nel Mezzogiorno. E per la prima volta c’è anche Agenda nord, perché ci siamo accorti che nelle periferie delle grandi città si sta avviando una dispersione scolastica preoccupante”. Nel messaggio non poteva mancare poi un riferimento al voto in condotta: “Le norme che stanno per essere approvate saranno in vigore dal prossimo anno scolastico, per trasformare le sospensioni, finora occasioni per l’abbandono scolastico, in momenti di solidarietà autentica e in più scuola”. Nonché il divieto del cellulare fino alla terza media e “il ritorno al diario cartaceo per la riscoperta di penna e carta; e poi i nuovi giudizi alle scuole elementari per una nuova chiarezza, le nuove norme per contrastare definitivamente il fenomeno dei diplomifici e tante altre novità”. Dunque, “un anno scolastico importante, grande occasione per un cambiamento di passo della nostra scuola, per ridare – conclude il ministro – autorevolezza ai nostri docenti”.
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