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Сентябрь
2024

Ostacoli per i disabili e orari limitati: le critiche dei turisti al Castello di Gorizia

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Castello accessibile a metà per i disabili. Orari di apertura «confusi e striminziti» rispetto a ciò che accade in altri simboli turistici regionali («Trentadue ore di apertura alla settimana contro le 66,5 di Miramare, le 75 di Lubiana, le 56 di Duino e le 63 di San Giusto»). In più, i Musei provinciali chiusi per lavori a 157 giorni esatti dall’inaugurazione di Go!2025.

I problemi segnalati

Sono alcuni («Ce ne sarebbero anche altri») dei problemi segnalati da Ascanio Cosma e da Monica Cicuta, presidente e vicepresidente della Smilevents che gestisce il bar al Museo, in borgo Castello. Raccontano fatti di vita vissuta perché operano in un centro nevralgico dell’offerta turistica cittadina.

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«Dieci giorni fa, giunge da noi un gruppo di disabili che avevano prenotato una visita al Castello. Una volta arrivati, non li hanno fatti entrare, rispondendo semplicemente che il maniero era chiuso. Sotto un sole cocente, sono venuti nel nostro locale: erano molto arrabbiati. Ci siamo scusati noi a nome del Comune e loro ci hanno ringraziati con un applauso. I giorni a seguire, più turisti ci hanno chiesto l’orario di apertura del Castello: ci sono giorni in cui, non si sa perché, apre alle 15».

L’esperimento

A quel punto, è stato fatto un esperimento. «Una persona del nostro staff con disabilità e accompagnata, ha voluto verificare di persona cosa avrebbe trovato ed è salita - raccontano -. Il Castello è inaccessibile al secondo piano ma il prezzo del biglietto rimane intero, non ridotto. Le persone disabili, non solo hanno difficoltà ad affrontare la salita ma, se riescono ad entrare, non possono visitare il maniero per la presenza di scale e scalini senza una rampa per permettere il passaggio alle carrozzine. È stato chiesto quando riaprirà la parte superiore del Castello, la risposta è stata: “Nel 2025”, ma non si conosce la data».

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Orari miseri

In più, anche i Musei provinciali sono chiusi per lavori. «E gli orari di apertura del Castello sono miseri rispetto a ciò che accade nel resto della regione. Basta fare una ricerca e il confronto è impietoso - spiega Cosma -. Tutto ciò che possiamo fare noi è accogliere i turisti col sorriso e cercare di dar loro il servizio migliore». Uno sfogo in piena regola ma fatto, sottolineano i gestori del bar, «a fin di bene» per pungolare e spingere l’amministrazione comunale a migliorare. E ci sarebbe anche un’altra questione: i parcheggi «che sono insufficienti».

La replica del Comune

La risposta dell’assessore comunale alla Cultura, Fabrizio Oreti non si fa attendere. Parte dalla questione-orari, rimarcando come le notizie su Google siano «aggiornate, corrette e attuali». Poi aggiunge: «Il primo a volere il Castello aperto 24 ore su 24 sono io ma dobbiamo fare i conti con il nostro budget. Posso comunque già annunciare che, nel 2025, gli orari saranno più estesi. Il lunedì è chiuso? Certo. Come tutti i musei nel resto d’Italia».

Una polemica sterile

Poi, c’è la questione-disabili. «Questa, scusate, mi sembra un polemica sterile. E spiego il perché: nessun Castello al mondo è, purtroppo, accessibile al 100% alle persone diversamente abili: le varie soprintendenze nazionali e regionali non permettono stravolgimenti delle strutture storiche. Però, al Castello di Gorizia, quando arriva una persona disabile viene informata della presenza delle scale all’interno e, di conseguenza, sa ciò che può o meno visitare. Peraltro, grazie ai nuovi tablet digitali che vengono consegnati gratuitamente in più lingue, si può visitare il Castello ugualmente anche essendo al pianoterra. Inoltre, nessuno si è mai lamentato».

Questione disabilità

Sulla questione-accessibilità interviene, da noi interpellato, anche il presidente della Fish Fvg (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) Giampiero Licinio. Sottolinea che tutti i Castelli hanno i medesimi ostacoli. «Non è un problema solo di Gorizia ma andrebbe, comunque, facilitato qualche passaggio. Noi siamo a disposizione del Comune per eventuali consigli».

Oreti, infine, si toglie i sassolini dalle scarpe. «Chi viene da fuori si innamora di Gorizia. C’è invece una piccola parte di chi vive qui che critica la città. Così, non si rovina l’immagine a Ziberna o a Oreti, si rovina l’immagine di Gorizia».

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