Monselice, l’ex palestra di Ca’ Emo verrà recuperata
Un gioiello architettonico lasciato al degrado e all’incuria del tempo per decenni: oggi, grazie ai fondi del Pnrr, l’ex palestra di Villa Ca’ Emo verrà recuperata.
Salendo sul colle della Rocca, all’altezza di vicolo Scalone, è ben visibile l’edificio in decadimento, formato da una struttura di due piani con finestre ad arco, che si affaccia su un piccolo giardino.
L’ultimo utilizzo dell’ex palestra, che fa parte del compendio della villa, risale agli anni ’80, quando la struttura aveva prima ospitato una scuola di avviamento commerciale, poi la scuola media inferiore e infine una sezione distaccata del liceo Ferrari di Este.
Da allora, nonostante gli interventi di restauro al corpo centrale di Ca’ Emo, l’edificio annesso era rimasto in stato di abbandono e senza alcuna progettualità, anche se erano state numerose e frequenti le sollecitazioni dei cittadini e dei consiglieri comunali per un suo recupero.
Grazie a un finanziamento dei fondi del Pnrr intercettato dall’amministrazione comunale nel 2021 e dedicato alle opere pubbliche, si potrà procedere alla messa in sicurezza.
Si tratta però di un primo stralcio funzionale, del valore di 856 mila euro, che prevede, entro la fine del 2025, di intervenire sul consolidamento strutturale e statico dell’immobile, con interventi sul tetto per mettere in sicurezza la struttura.
«Si tratta di un primo passo per il suo recupero, ma già con questo intervento viene fatto un lavoro importante per recuperare uno dei nostri beni più preziosi», spiega l’assessore Andrea Parolo. «I costi, dal momento in cui avevamo intercettato i fondi, sono saliti e non ci permettono di mettere in cantiere altri interventi, ma il nostro obiettivo è quello di recuperare altri fondi e di procedere agli altri lavori strutturali nel 2026, in modo da far tornare agibile l’ex palestra».
Il costo complessivo dell’intervento si aggira tra 1,3 e 1,5 milioni di euro, una cifra importante: «Tra le risorse del Comune e quelle che riusciremo a reperire, potremo ridare un futuro all’edificio. Non abbiamo ancora messo sul tavolo una destinazione definitiva», continua Parolo, «ma dato che mancano spazi per gli anziani e per le realtà associative, una prima ipotesi è quella di ricreare una palestra per attività dedicate alla terza età».
Tra le altre ipotesi c’è anche quella di connetterla all’ostello che si trova a pochi passi da Ca’ Emo: «Le strutture sono collegate e, una volta che l’ostello tornerà attivo, potremmo anche pensare di utilizzarla come spazio per la ristorazione o da dedicare ai turisti, dato che ospita anche un grazioso giardino. Nei prossimi mesi studieremo a fondo le progettualità per poter dare una nuova vita a una struttura lasciata in balia degli eventi per troppo tempo», conclude l’assessore.