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Cilavegna, il sindaco silura la sua vice: ritirate le deleghe a Sacchetti

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CILAVEGNA. Galeotto fu il Torino Pride. Dopo la partecipazione dell’assessora Giorgia Amanti alla manifestazione per i diritti degli omosessuali, è scattata la discussione in seno alla maggioranza, che ha portavo alla revoca delle deleghe alla vicesindaca Valeria Sacchetti. Sono bastati due mesi (la delibera porta la data del 2 settembre) a far perdere il primo pezzo alla maggioranza guidata dal sindaco Manuel Maggio.

LA REVOCA

Una nota del primo cittadino ha annunciato l’addio all’ormai ex assessora: «In data 1° settembre ho deciso di revocare tutte le deleghe conferite all’ex vicesindaca ed assessora Valeria Sacchetti. Questa difficile decisione è stata presa dopo diverse riflessioni con l’intero gruppo di maggioranza, con il solo scopo di poter garantire la massima efficienza e preservare la coesione dell’amministrazione. Ringrazio la dottoressa Sacchetti per il lavoro svolto all’interno del gruppo e dell’amministrazione fino ad oggi. Tuttavia, al fine di proseguire con determinazione il percorso intrapreso, ho ritenuto opportuno procedere con una nuova organizzazione delle deleghe all’interno della giunta, organizzazione che verrà stabilita nei giorni a venire. Il nostro paese è appena uscito da una situazione di immobilismo burocratico dato dal conflitto tra sindaca e vicesindaco uscenti, che li ha portati inoltre a presentarsi con liste separate alle elezioni dello scorso giugno. I funzionari comunali, ma soprattutto i cittadini, non meritano di rivivere ulteriormente la stessa situazione. Confido nel supporto e nella collaborazione di tutti i membri dell’amministrazione comunale per continuare a lavorare insieme ed al servizio dei cittadini di Cilavegna».

LA VERSIONE DELL’EX ASSESSORA
Anche Sacchetti ieri ha pubblicato un comunicato sulla questione: «Ritengo di aver contribuito in modo decisivo al risultato della lista civica Attiva Cilavegna con ben 115 preferenze, risultando la candidata più votata di tutte e tre le liste».

Proprio l’indirizzo civico della lista è uno dei punti oggetto di attrito. «La lista alla quale ho deciso di garantire il mio appoggio è nata come lista civica senza essere espressione diretta di un partito. Dopo la vittoria elettorale si è invece evidenziata una linea partitica ben chiara. Tutti hanno contribuito attraverso comportamenti ripetitivi e vessatori a isolarmi, senza mai favorire alcuna integrazione, rimarcando quindi la loro univoca linea politica, con ciò palesemente abiurando lo spirito civico con cui era nata la lista». E poi arriva la goccia che ha fatto traboccare il vaso, diventata oggetto di discussione, cioè la partecipazione dell’altra assessora Giorgia Amanti al Torino pride, con tanto di pubblicazione di foto sui propri profili social ed espressioni che l’ex vicesindaca ha giudicato offensive.

«Sono stata portavoce di tanti cilavegnesi - dice Sacchetti - che si sono indignati e offesi per il post e me lo hanno segnalato. In questi due mesi di mandato ho subito perseguito le linee programmatiche relative al mio assessorato collaborando con i servizi amministrativi comunali, i servizi sociali, la biblioteca e le associazioni. Ho incontrato la pediatra che ha dato disponibilità ad aprire un ambulatorio a Cilavegna». Al memento Sacchetti passa in minoranza, ma non entrerà a far parte di nessuno degli altri due gruppi che compongono l’opposizione di Cilavegna.