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Сентябрь
2024

Cercansi volontari  per sostenere gli anziani soli: «E’ un dovere aiutarli»

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C’è chi va a trovare a domicilio le persone sole e chi dà loro un passaggio per le visite all’ospedale. C’è chi organizza attività culturali e ricreative – partite a carte, conferenze, incontri a tema o ritrovi conviviali – e chi propone dei momenti di svago per gli anziani colpiti da Alzheimer. Iniziative necessarie a sostenere la socialità degli anziani e la loro salute cognitiva oltre che fisica.

Le attività ci sono, quindi, purtroppo a mancare spesso sono i volontari in grado di garantire e sostenere i progetti per aiutare la terza età. L’età media dei volontari bellunesi, infatti, sta crescendo, quindi si può arrivare al paradosso che il volontario qualche volta ha più anni di chi viene aiutato.

Sono questi i problemi denunciati dalle varie associazioni di volontariato che si danno da fare in provincia a supporto degli over 65. «Problemi che, malgrado tutto, cerchiamo di superare per garantire un aiuto e una risposta ai bisogni dei nostri anziani», dicono Eldo Candeago, presidente dell’Auser provinciale, Maria Agostina Campagna di Antenna Anziani e Maurizio Vecchio, a capo del coordinamento provinciale delle associazioni Anteas.

Il volontariato è ben presente tra le Dolomiti e la maggior parte delle sue attività è rivolta proprio agli anziani. Le occasioni di socializzazione per gli over 65 bellunesi non mancano, l’importante, però, è che «gli anziani in difficoltà si facciano avanti, uscendo da quel guscio di vergogna che li accompagna da sempre.

Ed è importante che abbiano gli strumenti per poter chiamare e chiedere aiuto», fa notare Candeago.

Auser

L’Auser è l’associazione più presente sul territorio con i suoi 22 circoli dal Cadore alla Valbelluna e i suoi 5 mila soci. «Noi non facciamo assistenza a domicilio», spiega il presidente provinciale, «ma ci occupiamo del trasporto solidale all’ospedale per le visite, di organizzare incontri informativi su temi di attualità come le truffe o su alcuni aspetti sanitari. Stiamo pensando, per quest’anno, di organizzare un incontro con la polizia stradale per rinfrescare le nozioni del Codice della strada ai nostri anziani, e sulle successioni».

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Ogni territorio, comunque, organizza i servizi che sono maggiormente richiesti, tra questi anche il supporto per fare la spesa o acquistare dei medicinali. «Diamo vita anche a occasioni di socialità più leggere come le gite o i soggiorni termali a Montegrotto», precisa il presidente dell’Auser provinciale, che poi passa a sottolineare come la voglia di fare di più ci sia, ma non sempre ci sono i mezzi. «Di progetti se ne potrebbero fare di più, ma mancano le persone: quelle che sappiano curare l’iter dei bandi, che abbia dimestichezza con queste attività. Per questo motivo non riusciamo spesso ad attivare altri progetti».

Antenna Anziani

A dare un supporto a domicilio alle persone anziane ci pensa l’associazione Antenna Anziani di Belluno, guidata da Maria Agostina Campagna. «I nostri 87 volontari svolgono principalmente attività di assistenza domiciliare, significa che facciamo compagnia a chi ne fa richiesta. I nostri anziani hanno tanto bisogno di socializzare e parlare. Per questo motivo, quando uno ci chiama, cerchiamo di trovare anche il volontario più adatto, quello che ha dei punti di contatto con il pensionato da aiutare», precisa la presidente. «Tra le altre attività organizziamo convegni, incontri, gite in provincia, ma anche pranzi sociali».

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«Noi volontari», lancia l’allarme Campagna, «non possiamo però arrivare dappertutto. Importante sarebbe ripristinare quei rapporti di vicinato, grazie ai quali una persona controlla se il suo vicino apre le tapparelle la mattina e si informa sulle sue condizioni di salute. Tutti devono prendersi cura del prossimo, visto che viviamo in un territorio difficile, dove non c’è neppure una rete di trasporto pubblico adeguato».

Università degli adulti e anziani

Importante per l’anziano anche l’aspetto culturale. Numerosi quelli che vogliono arricchire il bagaglio culturale. «Sono soprattutto le donne le più curiose e desiderose di conoscere cosa nuove», precisa il presidente dell’Università degli adulti e anziani Emilio Isotton, che sottolinea la presenza di 13 sezioni in provincia dell’associazione.

«Noi offriamo corsi che spaziano su tantissimi argomenti e ci sono anche laboratori e seminari. Sono occasioni per conoscere, ma anche per stringere delle nuove amicizie». —

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