Il potere dei social: Giorgia Meloni smentita in diretta sul caso Sangiuliano-Boccia
Il tempo passa e anche il potere dei media tradizionali si deteriora. Un tempo sarebbe bastata una bella intervista chiarificatrice in televisione (anche con un minimo di contraddittorio, addirittura) a mettere il punto su una vicenda che, tra gossip e operazioni di taglia e cuci, si trascinava sulle stanche pagine di qualche giornale. Oggi, invece, l’intervista in televisione non è stata altro che il combustibile che ha contribuito a incendiare di più la situazione. Trasformando una polemica su relazioni da basso impero (quella sul Sangiuliano-Boccia) in un vero e proprio caso per la sicurezza nazionale. Da qualche giorno, alcuni quotidiani di informazione avevano notato alcune incongruenze sulla presenza di Maria Rosaria Boccia – imprenditrice nel settore della moda – accanto al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, dal momento che la donna aveva affermato di essere stata nominata Consigliere per i grandi eventi. Il continuo tam-tam mediatico aveva portato – dopo una lettera di difesa del ministro Sangiuliano – addirittura la premier Giorgia Meloni ad approfittare dello spazio televisivo concessole da Paolo Del Debbio, nel format 4 di Sera, per smentire tutte le ricostruzioni che erano state fatte fino a quel momento. «Ho sentito Sangiuliano – ha spiegato Meloni in televisione -: mi ha detto che lui aveva valutato la possibilità di dare un incarico di collaborazione non retribuito a questa persona, poi ha fatto una scelta diversa. Mi ha garantito che questa persona non ha avuto accesso a nessun documento riservato e che non è stato speso nemmeno un euro di denaro pubblico e questo è quello che mi interessa. Il gossip lo lascio ad altri».
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Sangiuliano-Boccia, come i social network riescono a prevalere sulla televisione
Tutto finito? No. Quasi in concomitanza con la messa in onda della trasmissione, infatti, grazie al suo profilo Instagram (seguito da quasi 30mila followers), Maria Rosaria Boccia ha avuto la possibilità di smentire le parole della presidente del Consiglio. Facendoci riflettere sul ruolo preminente che, ormai, hanno i social network anche nella comunicazione politica. Questa mattina, infatti, più che sulle parole di Giorgia Meloni, i titoli erano sulle stories di Maria Rosaria Boccia, che continua a insistere sulla propria versione e – quindi – a smentire sia il ministro Sangiuliano, sia la stessa premier.
Oltre a continuare con la pubblicazione di comunicazioni che la metterebbero a conoscenza di possibili attività istituzionali, Maria Rosaria Boccia ha affidato alle Instagram Stories il suo commento rispetto all’intervista di Giorgia Meloni e alle parole di Gennaro Sangiuliano:
L’imprenditrice mette in discussione il fatto che il Capo di Gabinetto del ministero della Cultura abbia verificato potenziali conflitti d’interesse e si chiede quali siano eventualmente. Lascia intendere, inoltre, di avere a disposizione un audio («a me la voce sembrava femminile, la riascoltiamo insieme?») in cui si parlava di strappare la nomina. Mette in dubbio il fatto che non abbia mai partecipato a riunioni operative, sopralluoghi o scambi di informazioni e, infine, afferma di non aver mai pagato nulla e di essere stata rassicurata rispetto al fatto che il ministero avrebbe rimborsato le spese.
In queste ultime ore, dal suo account Instagram, Maria Rosaria Boccia sta continuando a postare, facendo pendere dalla sua parte l’ago della bilancia del flusso di informazioni. Praticamente, così facendo, l’intervista della premier Giorgia Meloni è già stata abbondantemente superata, sepolta al di sotto di overload di informazioni provenienti dall’account social dell’imprenditrice. Quali conseguenze ci saranno?
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