Addio a Dorino Godeas, re della musica folk
Con le sue orchestre ha fatto ballare ed emozionare migliaia e migliaia di persone: nelle piazze, nei luoghi da concerto, nelle sale da ballo e nelle sagre di tutta la regione ha regalato a tutti un po’ di quella sua contagiosa voglia di vivere in maniera spensierata concedendosi al desiderio di allegria e divertimento. Si è spento a 74 anni a Medea Dorino Godeas, re della musica beat e folk con le mitiche orchestre “The Livermen”, “Livermen Folk” e “Dorino e i Livermen “, complessi musicali che hanno segnato un’epoca irripetibile della musica, quella che va degli anni Sessanta fino agli anni Novanta.
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Un dono di natura
Godeas, nato a Medea il 24 marzo 1950, si è appassionato fin da piccolo alla musica. Aveva grande talento e quel dono di natura chiamato “orecchio assoluto” che gli faceva riconoscere qualsiasi nota musicale. Si è diplomato in fisarmonica ma era un polistrumentista che sapeva esibirsi con tutti gli strumenti che gli mettevano in mano e un musicista polivalente. Ha insegnato nelle scuole di musica di Medea e di altri paesi. Ha diretto il coro “Schola Cantorum” di Medea per oltre 25 anni. Negli anni Sessanta cominciò a calcare le scene fondando il complesso musicale beat “The Livermen”che ebbe subito grande successo e molto seguito popolare. Faceva da apripista a storici gruppi musicali e cantanti protagonisti di concerti in Regione: Pooh, Dik Dik, I Cameleonti, Formula 3, Massimo Ranieri, Mal, Iva Zanicchi, Raffaella Carrà, Orietta Berti e molti altri.
Gli aneddoti
Tanti gli aneddoti di quel periodo. La telefonata ricevuta alle 3 di notte da Lucio Battisti e i fan e gli ammiratori che correvano dietro al furgone dei “The Livermen” con Dorino e gli altri musicisti che lanciavano fuori dal finestrino le loro foto. Quel periodo è poi finito ma si aprì un’altra stagione di grandi soddisfazioni: Dorino rinominò il gruppo chiamandolo “Livermen Folk” e il complesso cominciò a suonare nelle balere, nelle sale da ballo e nelle sagre. Al Festival della Canzone Friulana vinse l’edizione del 1977 con il brano “Cjampane bessole”.
La canzone di apertura
Apriva tutti i concerti con una canzone scritta da lui e intitolata “Vieni con noi” e compose tante altre come “Ballerina” , “Cuore andaluso” , “Paese mio” , “Polka del Buonumore” , “Signora Rosa” e molte altre, che oggi tutti ricordano con grande nostalgia. Assieme al suo gruppo ha macinato chilometri su chilometri esibendosi in un concerto dopo l’altro e le sue serate musicali erano lunghissime: duravano quattro ore, con una sessantina di brani suonati.
Il ricordo
È sempre rimasta una persona semplice e sorridente, disponibile con tutti e affettuoso con l’amata famiglia, la moglie Romana, il figlio Daniele con Elisa e i nipoti.
Per il sindaco di Medea Igor Godeas, Dorino lascia un grande vuoto nella comunità e nelle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.
«La scomparsa di Dorino ci priva di una preziosa figura, di un talentuoso musicista apprezzato in tutta la regione che tanto ha dato a Medea. Ma Dorino era anche un uomo semplice, era un piacere incontrarlo in paese, spesso con i suoi adorati nipoti, perché dispensava sempre a tutti un sorriso sincero e contagioso. Esprimo a nome mio e di tutta la comunità le più sincere condoglianze e un affettuoso messaggio di vicinanza alla sua famiglia. Tutta l’amministrazione è vicina alla figlia Elisa, nostra vicesindaca, in questo triste momento».
I funerali avranno luogo mercoledì 4 settembre alle 16 nella chiesa parrocchiale di Medea, partendo dalla casa funeraria “Sartori “di Romans d’Isonzo dove si potrà salutare Dorino a partire dalle 10. 30. —
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