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Сентябрь
2024

Incoronate Parco nazionale, da 44 anni un tesoro intatto

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SEBENICO Nell’estate del 1980, 44 anni fa, l’arcipelago dalmata delle Incoronate veniva proclamato dal Parlamento della Repubblica socialista della Croazia parco nazionale, con tutto quanto ne conseguiva in fatto di tutela e sviluppo. A poco meno di mezzo secolo, la manciata di terre emerse nella Regione di Sebenico e Tenin (Knin), presenta caratteristiche e numeri che non tutti conoscono, nemmeno le migliaia di diportisti (tanti gli italiani) che ogni anno entrano nel più grande parco marino nel Mediterraneo.

Le Incoronate sono un insieme di 147 tra isole, isolotti e scogli, che rappresentano la più densa composizione di terre circondate dal mare nell’area mediterranea. Non tutto l’ arcipelago è parco nazionale: ne fanno parte 89 isole, isolette e scogli, con il nome che deriva dall’isola più grande, l’ Incoronata, lunga 25 chilometri e larga 2 chilometri e mezzo.

Ai tempi degli Illiri interi boschi di leccio e pino vennero rasi al suolo per favorire agricoltura e pastorizia. Anche se i paesaggi appaiono deserti o quasi, le Incoronate vantano circa 650 specie di vegetali. Le specie animali sulla terraferma non sono molto numerose, specie i mammiferi e l’ unico predatore è la faina.

La vita sociale nelle Incoronate, e parliamo di tanti secoli fa, si concentrava nell’isola principale, dove nel VI secolo avanti Cristo venne eretto il bastione chiamato Torretta.

Nel 1824, le cronache dell’epoca riferivano che a Peschiera ci fossero 13 case, magazzini per il pesce e il sale, botti e attrezzi ad uso dei pescatori. Oggigiorno a Peschiera ci sono solo 5 abitazioni, ma anche e soprattutto la chiesa edificata nel 1560, costruita per le esigenze dei pescatori e unica nel suo genere nel Mediterraneo. Attualmente nell’arcipelago ci sono circa 300 case e tutte le Incoronate sono di proprietà privata, con il 90% dei titolari che risiedono nell’isola di Mortero (Murter). I morterini o murterini acquistarono gran parte dell’arcipelago verso la fine del XIX secolo, recintando le proprietà con i muretti a secco. Solo nell’Incoronata ne sono presenti 260 chilometri e in tutte le isole sui 330 chilometri. I muretti furono approntati per impedire agli ovini di passare da un lotto all’altro.

La prima proposta per proclamare le Incoronate quale parco nazionale venne alla luce nel 1965 e ci vollero 15 anni per raggiungere l’obiettivo. La superficie del parco è di 216,8 chilometri quadrati, con larghezza massima di 6 chilometri. La cima più alta nell’arcipelago è la Metlina, a 237 metri sul livello del mare.

Non mancano, specie sul versante che guarda l’Italia, pareti molto alte e a strapiombo sul mare. Parliamo di Klobucar, alta 80 metri, Mana (65 metri), Rašip Veliki (64), Obrucan (50) e Peschiera, sotto le quali il fondale marino scende fino ad una novantina di metri. Le acque delle Incoronate sono limpidissime in quanto la luce riesce ad arrivare fino a decine di metri di profondità.

Secondo i biologi, il parco ospita 353 specie di alghe e 850 specie di animali marini, tra cui 185 diversi tipi di pesce. L’unico faro, costruito dall’Impero austroungarico nel 1876, è quello di Tajer, posizionato nell’unica isoletta boscosa delle Incoronate e dalle caratteristiche strisce biancorosse.

Per Šime Ježina, direttore del Parco nazionale da 6 anni e anch’egli di Mortero, l’ obiettivo principale è avere un’area sostenibile, con le attività che devono rispettare una storia plurisecolare, dove l’ uomo costruiva quanto gli era indispensabile, senza sprechi e immondizia: «Dobbiamo continuare così per non rovinare questo gioiello della natura».