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Сентябрь
2024

Ciclista lancia la catena contro un’auto: sfonda il lunotto, sfiorato un bambino

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Era un sabato pomeriggio qualunque, come i tanti già passati di una lunga estate che volge ormai al termine, per una coppia di commercianti – titolari di un negozio del centro – che sabato pomeriggio, 31 agosto, stavano tornando a casa dopo una dura giornata di lavoro.

Se non che sono rimasti coinvolti in un diverbio, sfociato in violenza assurda e irreale: un ciclista ha deciso di scagliare contro il lunotto posteriore della loro auto il lucchetto della bici.

I mille vetri esplosi nell’abitacolo hanno colpito il figlio minorenne seduto sui sedili posteriori. Anche per questo marito e moglie hanno deciso di sporgere denuncia in Questura, contro l’aggressore.

Il diverbio stradale

L’episodio è avvenuto alle 15.40 di ieri mentre la coppia col figlio a bordo stava percorrendo corso Milano. Tra un semaforo e l’altro l’auto percorre la trafficata arteria del centro. Ma accade all’improvviso che, forse per una mancata precedenza o delle distanze di sicurezza, un ciclista inizia ad imprecare contro l’automobilista.

L’uomo dalla sua bici in un raptus violento sgancia il lucchetto dal telaio e lo scaglia come una mazza contro il veicolo. Colpisce il lunotto posteriore e il vetri esplode. Il catenaccio finisce sul sedile posteriore, a pochi centimetri dal bambino.

La situazione è chiaramente grave, e gli automobilisti decidono di chiamare la polizia per sporgere denuncia. Nel frattempo il ciclista sparisce dalla circolazione, facendo perdere le sue tracce. Tornati a casa, decidono poi di segnalare la vicenda al presidente dell’associazione commercianti del centro (Acc), Massimiliano Pellizzari.

Reazione fuori misura

«Mi hanno raccontato che è accaduto tutto all’improvviso. Non è chiaro il motivo del gesto, ma si tratta chiaramente di una reazione fuori misura – osserva Pellizzari, dopo aver sentito la coppia – Per fortuna stanno tutti bene ma il lucchetto ha rischiato di colpire il bambino. È stato un gesto sconsiderato oltre che pericoloso. Come è pericolosa la persona che lo ha compito».

Un episodio che, sebbene nella sua singolarità resti isolato, descriverebbe un clima di preoccupazione in cui vivono i residenti e i commercianti del centro storico: «Non è una questione di percezione della sicurezza, ma è una situazione di insicurezza a tutti gli effetti», commenta il presidente dell’Acc.

Perllizzari ha reso pubblico l’episodio sui social, raccogliendo diverse condivisioni. Un esercente di corso Milano che ha raccontato che nella stessa giornata di ieri un signore sulla quarantina, in stato di alterazione, avrebbe «cercato la rissa», provocando gli automobilisti di passaggio.